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30 Aprile 2020

Fortnite potrebbe essere il futuro della musica

Dopo il successo dello show virtuale di Travis Scott su Fortnite, gli analisti spiegano quanto può essere conveniente essere degli artisti digitali.

Fortnite. Nell’ultima settimana c’è stata un’unione tra gli sviluppatori e il mondo della musica grazie a Travis Scott, che con il suo evento “Astronomical” ospitato su Fortnite ha presentato al pubblico il nuovo singolo The Scotts in collaborazione con Kid Cudi. Un concerto dentro al videogioco, una cosa incredibile che ha riscosso un notevole successo. I numeri infatti parlano chiaro: più di 27,7 milioni di persone hanno “partecipato” all'evento.

Nel frattempo, il singolo The Scotts ha raccolto più di 7,45 milioni di ascolti su Spotify in meno di 24 ore, arrivando al primo posto nella classifica del servizio di streaming.

L’operazione Fortnite di Travis Scott, inoltre, è arrivata poco più di un anno dopo il concerto virtuale del dj Marshmello, sempre su Fortnite, attirando più di 10 milioni di giocatori.

Sappiamo che l’industria discografica è un terreno particolarmente fertile per le imitazioni: ora che The Scotts è la canzone più famosa del mondo, è probabile che tutte le grandi etichette, i manager e gli agenti contatteranno Epic Games per mettere in piedi operazioni simili.

Un altro elemento che l’industria discografica dovrebbe studiare con attenzione è che lo store prevede un meccanismo che assicura agli influencer – blogger, youtuber o streamer di Twitch – un ritorno economico dopo aver convinto un utente ad acquistare un gioco. Quando un influencer approvato da Epic (ovvero un “creator”) condivide un link per comprare un gioco, incassa parte dei guadagni con un minimo stabilito al 5%.

Immaginate la stessa cosa per la musica: TikTok, per esempio, sta diventando la soluzione con cui le etichette cavalcano l’interesse attorno a potenziali hit da classifica prima di pubblicarle sulle piattaforme streaming. 

"Possiamo andare oltre con la creazione di strumenti dentro ai videogame. Stiamo andando verso un mondo in cui i giochi diventeranno piattaforme aperte in cui i creatori potranno fare quello che vogliono". Insomma, ci si immaggina un futuro in cui i musicisti potranno fare un concerto come quello di Travis Scott su piattaforme come Fortnite in maniera totalmente libera.

@Laura Pace