News

30 Aprile 2020

Boom dei parrucchieri a domicilio in Gran Bretagna

In Italia i parrucchieri sono chiusi fino all’1 giugno. Ma in Gran Bretagna le regole sono vaghe e tanti offrono il loro servizio a domicilio.

Una delle cose più desiderate in tempi di quarantena? L’intervento del parrucchiere. L'emergenza Coronavirus ha costretto il mondo intero ad andare in quarantena, chiudendo per interi mesi le attività considerate non essenziali. Tra queste ci sono anche i parrucchieri che, almeno in Italia, non riapriranno prima del 1° giugno.

L’unica soluzione possibile è puntare sul "fai da te", ma nel Regno Unito le regole sembrano essere molto più elastiche. Nelle ultime settimane è stato registrato un vero e proprio boom dei parrucchieri a domicilio, anche se per il momento non è chiaro se con il servizio offerto si va incontro a denunce e multe salate.

Semplicemente con il passaparola i parrucchieri si fanno la loro clientela ed evitano di destare troppa attenzione, visto che non è chiaro se c'è la possibilità di andare incontro a multe e denunce.

In Gran Bretagna c'è da dire che le norme sono meno rigide rispetto ad altri paesi. Non esiste l'autocertificazione e i posti di blocco. A tutti i cittadini è concesso di uscire almeno una volta al giorno per fare movimento, anche se non viene specificato quanto ci si può allontanare da casa e per quanto tempo. È stato privilegiato lo smartworking ma per coloro che devono continuare ad andare in ufficio non sono state emanate delle precise misure di sicurezza da seguire. Anche per quanto riguarda i parrucchieri, fatta eccezione per la chiusura dei negozi, non esistono imposizioni sulla possibile attività a domicilio. È chiaro, però, che così si mette a serio rischio la propria salute e quella dei clienti. Necessari sicuramente dei chiarimenti sulla questione.

@Laura Pace