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28 Aprile 2020

Mickey Rourke finisce un film in piena pandemia

L'attore è stato l'unico che ha terminato le riprese di "Warhunt", un horror ambientato durante la seconda guerra mondiale, diretto da Mauro Borrelli.

La produzione di "Warhunt" ha potuto continuare a girare nella capitale, Riga senza nessun problema. Ovviamente con le dovute precauzioni: mascherine, guanti, distanza di sicurezza, misurazione della febbre e provvedimenti ad hoc. Con tanto di reparto trucco “personalizzato” dove per ogni singolo attore c'erano pennelli e materiali specifici, così da evitare possibili contagi.

Insomma, nulla può fermare Mickey Rourke: nemmeno la pandemia. L’attore candidato all’Oscar per The Wrestler di Darren Aronofsky è stato l'unico che ha terminato un film, esattamente in Lettonia. Il film in questione Warhunt, horror ambientato durante la seconda guerra mondiale diretto dall’italiano Mauro Borrelli è stato decantanto da tutti i critici cinematografici.

Ma Mickey Rourke dice «Sono arrivato sul set a Riga con questa cosa (il Covid-19, ndr) che è totalmente sfuggita al controllo. Ma sono stati tutti grandissimi», ha dichiarato la star protagonista. «All’inizio è stata un’esperienza surreale», ha aggiunto il regista Mauro Borrelli «Ma il cast e la troupe si sono subito attenuti alle misure precauzionali, perciò siamo riusciti a terminare le riprese con ancora più concentrazione e rapidità».

Warhunt racconta la storia di un gruppo di soldati dell’esercito americano mandato in missione contro Hitler, ma rimasto bloccato oltre le linee nemiche nella Foresta Nera. È lì che dovrà fare i conti con un nemico imprevisto: una congrega di streghe. «Il film è una corsa folle con immagini molto potenti», promette Borrelli. «Ma anche una grande metafora della guerra e del male».

@Laura Pace