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27 Aprile 2020

10 Copertine di dischi come opere d'arte

Tanti gli artisti che si sono cimentati a disegnato cover di grandi album: da Keith Haring per "Let's Dance" di Bowie a Banksy per "Think Tank" dei Blur.

Dischi da museo. Quali sono i casi in cui le super star dell’arte contemporanea hanno prestato il loro genio per realizzare le cover di alcuni dischi famosi? Ecco a voi i 10 album più belli, delle vere opere d’arte.  

“Let’s Dance” di David Bowie – realizzato da Keith Haring

Un abbraccio di Keith Haring realizzato appositamente per il singolo Without You di David Bowie, dall’album Let’s Dance del 1983. Quelle sagome tipiche di Keith Haring (altro newyorchese D.O.C.) hanno un tratto spesso e deciso, come se volessero comprimere il colore. Non mancano i raggi radianti, che per Haring sono un messaggio di speranza e anche una citazione all’iconografia cattolica.

 

“Think Tank” Blur – di Banksy

Think Tank dei Blur (2003) rappresenta nn bacio, ed è l’idea di Banksy. Un ragazzo e una ragazza che tentano di baciarsi con un casco da palombaro in testa.

 

“Artpop” Lady Gaga – di Jeff Koons

Jeff Koons realizza la copertina di Artpop di Lady Gaga (2013), con al centro una scultura in porcellana della cantante, circondata da frammenti della Primavera di Botticelli. Al centro una sfera da discoteca specchiante, proprio come le sculture più note di Koons.

 

“Ali in the Jungle” The Hours – Damien Hirst

Damien Hirst per The Hours, con la cover di Ali in the Jungle. Oltre a firmare questa copertina, con un teschio che ha l’orologio al posto degli occhi. Il teschio più famoso di Hirst è For The Love of God, tempestato di 8601 diamanti.

“By the Way” Red Hot Chili Peppers – di Julian Schnabel

Julian Schnabel non è solo un grande regista che ha vinto  la Palma d’Oro a Cannes con il suo Lo scafandro e la farfalla, lui è soprattutto un artista. Sfrontato, edonista, va sempre in giro in pigiama e vive in un grosso palazzo completamente rosa nel West Village di Manhattan, che lui stesso ha fatto ristrutturare e che è stato soprannominato “Chupi Palace”. Per i Red Hot Chili Peppers ha interpretato la cover di By the Way (2002). Lo stile di Schnabel è caratterizzato da pittura, materiali come gesso, cera, fotografie, velluti, ceramiche, e mischia elementi astratti e figurativi. Qua un paesaggio Californiano ben riconoscibile sovrastato da una figura di donna che sembra quasi uno spirito.

 

“Live in Shanghai” Day & Taxi – Ai Weiwei

Il Trio di jazz sperimentale Day & Taxi ha una sua immagine per Live in Shanghai del 2005: un complesso industriale dall’aria abbandonata. Ai Wei Wei è l’artista dissidente per eccellenza, finito in carcere per molto tempo perché negli anni è diventato la più forte delle voci contro il regime cinese. Ha catturato l’attenzione anche della band.

“Graduation” Kanye West – Takashi Murakami

Murakami sceglie la sottocultura Otaku, dove i Manga sono il soggetto delle sue opere. Una delle cover d’artista più belle e riuscite è quella di Graduation di Kanye West del 2007: un orsacchiotto, che rappresenta proprio il cantante, lanciato in orbita da una sorta di Olimpo dei Manga.

 

“One Hit (To The Body)” The Rolling Stones – Francesco Clemente

Francesco Clemente, beniamino di Andy Warhol, frequentava tutto lo star System, compreso Mick Jagger. La cover di One Hit (To The Body) dei Rolling Stones, singolo tratto dall’album Dirty Work è una delle sue opere più belle. Rappresenta una figura umana attorniata da lupi.

“Night Work” Scissor Sisters – Robert Mapplethorpe

Gli Scissor Sisters scelgono una foto di Robert Mapplethorpe per il loro Night Work del 2010. La foto di copertina è infatti un ritratto molto “attillato” del sedere del ballerino classico Peter Reed. Le opere di Robert Mapplethorpe parlano della crudezza della condizione umana, dell’istinto. Agiscono come un disinfettante, come se volessero eliminare ogni traccia o scoria di impurità.

 

“Robinson” Roberto Vecchioni – Andrea Pazienza

Andrea Pazienza: aveva solo 23 anni quando Roberto Vecchioni gli chiese di interpretare la copertina di un suo album, Robinson del 1979. La cover rappresenta proprio il cantante, con fare piratesco, su un’isola dalla quale si può scorgere un Moai, una delle statue che si trovano sull’Isola di Pasqua.

 

@Laura Pace