Con l’estate alle porte ma il coronavirus ancora in giro i viaggi sembrano un miraggio lorano questa estate. Il settore turistico è quello che risente di più da questa crisi. Sarà possibile un turismo all’interno della propria regione e se andrà bene non oltre i confini nazionali. Sarà lo scenario delle vacanze ai tempi del coronavirus. La Sardegna è avvantaggiata. In Italia è al secondo posto dietro la Sicilia. Ne dà conto lo studio condotto da Demoskopika con il T.a.tu.r, acronimo che sta per tasso di appartenenza turistica regionale in rapporto ai turisti che trascorrono la vacanza nella regione di residenza sul totale dei vacanzieri residenti di quella regione.
Al primo posto la Sicilia, che con il 40,59% presenta il più elevato livello di appartenenza turistica: su un totale di 3,2 milioni di arrivi generati dagli autoctoni mediamente in un anno, ben 1,3 milioni (identitari) si sono «consumati» in territorio siciliano. Ma i numeri sono destinati a crescere: la Sardegna infatti dovrebbe recuperare buona parte degli «esterofili», 221mila persone che escono fuori dai confini nazionali per le proprie vacanze.
@Laura Pace