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22 Aprile 2020

Il docu-film sul climate change di Michael Moore

Planet of the Humans sarebbe dovuto uscire in sala quest’anno, ma Moore ha deciso di pubblicarlo ora su Youtube durante l’emergenza coronavirus.

"Il film ci fa capire che se non invertiamo la rotta adesso, gli eventi come questa pandemia diventeranno numerosi, devastanti e insormontabili." Girato da Michael Moore regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico e autore televisivo statunitense, vincitore di Oscar per il miglior documentario con Bowling e della Palma d'oro al Festival di Cannes con Fahrenheit 9/11, ha deciso di cimentarsi in una nuova avventura. Pubblicando così un documentario sul cambiamento climatico, Planet of the Humans. Diretto da Jeff Gibbs, il Docu-film sarà possibile guardarlo in maniera totalmente gratuita per i prossimi 30 giorni su YouTube.

Il documentario arriva giusto in tempo per il 50esimo Earth Day, la giornata della Terra che si tiene ogni anno il 22 di aprile. Il film esamina gli effetti devastanti del cambiamento climatico e critica i movimenti ambientalisti, accusati di aver “perso la battaglia attraverso una serie di scelte disastrose, credendo che i pannelli solari ci avrebbero salvato e cedendo agli interessi di Wall Street”.

Planet of the Humans sarebbe dovuto uscire in sala quest’anno, ma Moore e Gibbs hanno deciso di pubblicarlo subito, durante l’emergenza coronavirus, augurandosi che il pubblico “rifletta sul ruolo degli esseri umani nel nostro fragile ecosistema”.

“Abbiamo ignorato tutti gli avvertimenti, i nostri cosiddetti leader ci hanno allontanato dalle possibili soluzioni che ci avrebbero potuto salvare”, ha detto Moore. “Questo film non fa prigionieri, mostra la verità su come siamo stati ingannati nella battaglia per salvare il pianeta. Se non invertiamo la rotta adesso, gli eventi come questa pandemia diventeranno numerosi, devastanti e insormontabili. Il film ha anche un lato positivo, perché mostra che in realtà abbiamo le capacità e la volontà per evitare che succeda, ma l’unico modo è lanciare immediatamente una nuova protesta ambientalista”.

@Laura Pace