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20 Aprile 2020

Fase 2: le condizioni per chi vuole partire prima

Per le regioni che voglio ripartire prima del 4 maggio ecco le condizioni da attuare.

La condizione posta dal governo perché alcune regioni si sblocchino prima del 4 maggio sono diverse. Le Regioni che vogliono partire prima dell'inizio della fase 2 dovranno garantire di avere a disposizione ospedali Covid e luoghi dove tenere in quarantena i positivi. Saranno scaglionate in base alle tabelle dell'Inail che misurano il rischio per i lavoratori.

Negozi e aziende avranno l’obbligo di autocertificarsi per dimostrare di essere in regola con le nuove norme per il contenimento del contagio da coronavirus. Poi scatteranno i controlli e chi non si sarà adeguato rischia la sospensione della licenza o la chiusura.  Per garantire il rispetto delle norme aziende e negozi dovranno compilare un modulo che autocertifica il rispetto delle prescrizioni imposte su dotazioni dei dispositivi di sicurezza personale, sanificazione, presenza del medico e tutte le altre regole che saranno diversificate a seconda delle filiere. Dovranno essere in ogni caso garantiti turni diversificati per i lavoratori e privilegiato lo smart working.

Diverso è il discorso per i bar e i ristoranti, dove la riapertura appare ancora lontana rispetto all’inizio della fase 2. Dunque, si sta valutando la possibilità di concedere, oltre alle consegne a domicilio che già vengono effettuate, il servizio da asporto. La misura rimane quella di 40 metri quadri fissata nell’ultimo decreto dove possono entrare due dipendenti e un cliente. Più articolato infine il piano per il trasporto pubblico, che dovrà tenere conto delle esigenze delle Regioni e soprattutto dei Comuni più grandi. Su autobus e metropolitane i passeggeri potranno stare soltanto seduti e comunque mantenendo la distanza, dunque su posti alternati rendendo inevitabilmente ridotta la capienza. Ecco perché si sta valutando la possibilità di aprire le zone a traffico limitato favorendo così il trasporto privato. L’alternativa sarebbe aumentare il numero delle corse. Ma anche creare aree di scambio dove si possa lasciare il proprio mezzo e utilizzare il servizio sharing di auto e bici.

@Laura Pace