Sono sconvolto dalla rabbia.
— J-Ax (@jaxofficial) April 9, 2020
Dove cazzo siete tutti voi “colleghi”?
Presentatori tv, opinionisti, influencer e giornalisti?
Parlate di questa merda.
Fate rimbalzare la verità.
Fate girare vi prego.
Grazie ancora @stanzaselvaggia ✊.https://t.co/G9clpSIM9o
J-ax prova a gridare attraverso i social, a farsi sentire, a dire come sempre la sua anche in questo periodo di emergenza sanitaria. Ma nessuno lo ascolta, nessuno prende al volo il suo tweet del 9 marzo. E a distanza di giorni cosa rimane? Il vuoto, il silenzio. Forse c'è troppa verità dietro le parole del cantautore e rap milanese Ax? Quello che è certo, è che noi lo abbiamo amato proprio per la verità dietro ad ogni sua singola strofa, ogni sua singola canzone. Canzoni che smascheravano i lati oscuri e marci della nostra società. E adesso non riusciamo ad intravedere che dietro ad un post di Twitter c'è una richiesta di "aiuto" e di "basta con le censure". Perciò lui ci prova lo stesso attraverso un tweet a dire la sua, ma senza risultati. Anzi, gli consigliano di cambiare mestiere. L'unica che la pensa come lui è Selvaggia Lucarelli, la polemista per eccellenza sui social, ma anche lei sta poco simpatica.
Forse noi italiani in questo momento di quarantena preferiamo bendarci gli occhi e far finta di niente. "Panem et circenses" dicevano gli antichi latini, ovvero: date pane e divertimento al popolo e questo non si rivolterà mai. Niente di più vero. Ma qua sembra scarseggiare anche il pane e c'è chi sta morendo di fame, perchè non è solo una emergenza sanitaria ma anche economica e psicologica. E allora noi italiani preferiamo che il tempo venga accellerato, e non importa quali sono i provvedimenti che si devono prendere per riconquistare la tanta agognata "libertà".L'importante è riconquistarla.
E quindi non importa se muoiono persone anziane (tanto erano vecchi no?) o se si lasciano morire persone all'interno delle loro case perchè malate. E non imprta se non ci sono i posti negli ospedali o se il numero d'emergenza non risponde. E non importa se gli esiti dei tamponi arrivano troppo in ritardo o addirittura, nemmeno arrivano a farteli. Non importa....
E allora J-ax chiama a rapporto i suoi "colleghi", coloro che della verità ne hanno fatto un cardine di vita, o almeno così dicono. Ma il suo appello va dritto a vuoto. C'è chi sotto commenta: "Basterebbe dire la verità. Invece noi pensiamo solo al bollettino delle 18, al popolo interessa sapere se il virus è passato per poter finalmente andare al bar, o fare il picnic al parco a Pasquetta o il 25 Aprile. E allora loro ci trattano così: “sta bene, può andare a lavorare”
Sarà vero? C'è da dire però che per una parte di popolo che si comporta "male" e pensa solo a se stessa, ce n'è sempre un'altra che fa la sua parte di cittadino, e ragiona in un ottica più ampia, quella della "comunità".
@Laura Pace