Il 14 Aprile doveva essere la data di riapertura parziale delle attività così dopo il decreto Conte, molte regioni apriranno lo spiraglio nel lockdown riaprendo librerie, cartolerie e negozi di vestiti per neonati e bambini ma non in Sardegna.
Diversi governatori hanno stretto ancora di più sulle norme previste dal decreto e altri hanno allentanto leggermente introducendo fasce orarie per gli acquisti. Come in Lombardoia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia. Ma torniamo alla Sardegna, serrande abbassate per librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento senza quindi seguire le indicazioni del Premier Giuseppe Conte: «Non ci sono ancora le condizioni per allentare le misure», la dichiarazione del Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas che ha dato la notizia durante la videoconferenza di questa sera e ha aggiunto «Confermiamo le chiusure generalizzate, fatti salvi i beni di prima necessità » il Presidente ha poi parlato della mappa contagi nell' isola «L'andamento dei contagi non è ancora né costante, né certo e siccome abbiamo visto che le misure di contenimento possono dare risultati positivi continuiamo così confermando una condotta che ci consenta di spegnere la catena di trasmissione del virus».
Insomma la Regione Sardegna, una delle meno colpite dal Coronavirus non si allinea con le altre regioni ma va cauta così da far dichiarare al Governatore: «Faremo verifiche nel corso dei prossimi giorni e, nel momento in cui dovessero esserci affidabili evidenze scientifiche che ci consentano di riaprire progressivamente, lo faremo in una cornice di massima tutela»
Non solo le attività resteranno chiuse per ora sino al 26 aprile ma sono state chiuse in maniera ufficiale le spiagge ma sarà possibile fare attività fisica nelle vicinanze della propria abitazione a patto di indossare mascherina e guanti e tenersi a distanza di almento un metro da altre persone.
Il Governatore ha aggiornato l' ordinanza numero 17 del 4 aprile permettendo ai rivenditori di tabacchi e alle edicole di aprire la domenica mentre impone la chiusura totale di tutte le attività commerciali il 25 aprile e il primo maggio.
Obbligo di mascherina e guanti per chi si reca a fare la spesa: "è fatto obbligo di indossare idonea mascherina e guanti monouso, che devono essere mantenuti per l’intero periodo di permanenza all’interno della struttura".