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13 Aprile 2020

Covid19 tra suggestione e profezie?

Le profezie di papa Giovanni. La storia dell'umanità dal 1935 al 2033. Un libro che negli ultimi quindici giorni è tornato all'attenzione di esoterici, occultisti e illuminati di ogni fratellanza.

Pier Carpi all'anagrafe Arnaldo Piero Carpi, classe 1940, morì nel 2000.

Chi era? Celeberrimo scrittore, fumettista e regista italiano.
Nel 1976 pubblica un controverso volume dal titolo Le profezie di papa Giovanni. La storia dell'umanità dal 1935 al 2033. Un libro che negli ultimi quindici giorni è tornato all'attenzione di esoterici, occultisti e illuminati di ogni fratellanza.


Il libro assembra le profezie enunciate nel 1935 da Angelo Roncalli, poi divenuto Papa con il nome di Giovanni XXIII. Immesso, a seguito una serie di esperienze paranormali, in una società segreta iniziatica, Angelo Roncalli dettò le sue profezie, che vennero scritte dal gran Cancelliere e sarebbero dovute rimanere segrete. Queste profezie si distinguono soprattutto per la loro chiarezza: non chiavi ermetiche, non giochi di parole, non il compiacimento dell'anagramma, del riferimento sibillino.

Le frasi sono chiare, nomi e avvenimenti sono citati in un preciso ordine cronologico.


Tra supposti presagi associati al Papa buono (trasmesse a Pier Carpi da un arcano veterano alla rocca di San Leo) ci sono i versi rivolti alla pandemia mondiale.

“È il tempo dei due imperatori. E la Madre non ha padre, perché molti vogliono esserne padre. E due sono sostenuti dai contendenti”, si legge nel libro di profezie che abbracciano un periodo che va dal 1935 al 2033. Il riferimento ai due imperatori, sostiene l’autore de “Le profezie di Papa Giovanni”, sarebbe la contrapposizione di due candidati al Soglio di Pietro, due Papi insomma. “Due fratelli e nessuno sarà Padre vero. La Madre (la Chiesa) sarà vedova”, si legge infatti in un altro passo. 


E poi ancora, pagina 158:

“Iddio ha scatenato la guerra della natura per impedire la guerra degli uomini”. E i due imperatori? Il primo “muore di fame, chiuso nella torre del suo sogno”, il secondo “nel deserto” è “assalito dagli animali della pestilenza, sconosciuti”.


Senza considerare i riferimenti biblici all'Apocalisse come la frase:

"La figlia di Caino è salita a Nord, a predicare. Lussuria nella nuova Babilonia, per sette anni. Il settimo anno cade il settimo velo di Salomè, ma non esiste imperatore, non esiste chi sappia alzare la spada e recidere il collo di Giovanni. Il tempo è vicino”. 

Non trascuriamo anche il riferimento al "Papa scalzo" che incontrerà la morte quando rientrerà nella sua terra d'origine. 

L’autore con questo libro, evidenzia una moltitudine di segni della fine dei tempi scanditi in sette anni di pestilenza e carestia. Ne seguirà un disordine ma anche l'epilogo di una società avanzata sotto tutti i punti di vista.

"L’avvento di una superiore civiltà umana, basata sulla fede, la conoscenza, la fratellanza tra gli uomini”.

@MariazzurraLai