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10 Aprile 2020

Covid-19: il nostro cane potrebbe farci da scudo

Un gruppo di ricercatori fa luce sulla possibilità che i nostri piccoli amici a quattro zampe possano far deporre l’ascia di guerra al Coronavirus e farci da scudo.

Un team di ricercatori delle Università Cattolica di Roma, in collaborazione con l’Università Magna Graecia di Catanzaro e l’Università Cattolica di Milano, insieme al Gruppo di ricerca Covid del professor Andrea Urbani e al professor Maurizio Sanguinetti, presidente della Società Europea di Malattie Infettive e Microbiologia Clinica, fanno luce su questa possibilità ancora tutta da dimostrare.

Ci sarebbe una somiglianza piuttosto significativa nella struttura della proteina spike del Covid19 umano con quella del cane.

"Occupandoci di proteine, abbiamo voluto approfondire lo studio sulle similitudini che già sapevamo esserci fra il virus umano e quello animale", spiega la professoressa Paola Roncada, veterinaria per la salute animale e la sicurezza e qualità alimentare dell'Università Magna Graecia, nonché Council Member della Human Proteome Organization. "La struttura dei coronavirus è integralmente circondata da proteine che il virus utilizza per individuare le cellule da attaccare e quindi infettare. Tutti i virus di questa categoria possono contare sulla spike protein, una proteina che entra nella cellula bersaglio, scatenando così le difese immunitarie del soggetto colpito. Noi abbiamo quindi deciso di analizzare genomicamente queste proteine, per cercare similitudini nella risposta immunitaria dell'uomo così come nei cani, nei pipistrelli, nei pangolini e nei bovini”.

“E’ importante sottolineare – afferma il professor Urbani - che si tratta solo di ipotesi di lavoro, che andranno vagliate da studi ed esperimenti ad hoc. Ci piacerebbe arrivare a dimostrare un giorno che l’esposizione ad alcuni animali domestici, ci consente di sviluppare delle immunoglobuline protettive, che permettono di contrarre un’infezione da COVID in forma attenuata, in caso di esposizione. Ma per adesso è senz’altro prematuro fare queste affermazioni.”

L’ipotesi è suggestiva e apre le porte alla possibilità che la vicinanza dei nostri amici a quattro zampe possa dotare l’uomo di difese immunitarie “naturali”.

Un applauso ai nostri ricercatori e un biscotto ai nostri piccoli amici!