Dopo più di un mese in lockdown, l’idea di tornare in una discoteca piena di gente, fare festa insieme agli amici, passarsi il bicchiere pieno di alcool o ancora ballare sudati in mezzo ad una pista, sembra un ricordo lontano lontano.
Oltre ad essere un'attività per il divertimento, il clubbing è per molti un modo per scaricare la tensione. Fortunatamente, un numero di DJ e promoter hanno reagito a questa situazione di quarantena, cercando di ricreare l'esperienza dei club dentro ai parametri in cui ci troviamo ora. Lo scorso sabato, ho deciso di provare Club Quarantine, uno dei leader indiscussi di questo trend. Lanciato solamente settimana scorsa dal DJ di Toronto DJ D-Nice, sta già offrendo un mondo di edonismo per le persone queer di tutto il mondo.
Anche se recente, Club Quarantine ha già ospitato artisti e leggende come Rihanna, Charli X, Bernie Sanders e, uh, Oprah (che ha poi intervistato DJ D-Nice). Non sarebbe un'esagerazione dire che si tratta di un vero e proprio fenomeno globale. Dato che la comunità LGBT+ è sempre stata all'avanguardia per quanto riguarda gli avanzamenti della cultura di Internet -- dalle prime app di incontri, che hanno creato il format per quelle tipicamente etero, fino alla presenza costante che abbiamo sempre avuto sui social media. È una bella idea, ma, ancora più importante, è davvero divertente?
Club Quarantine si trasmette via Zoom -- una piattaforma video-chat progettata per meeting aziendali e per lavorare da casa. Diversamente da altre piattaforme come Houseparty, l'interfaccia dell'app ha un'estetica prettamente aziendale che sembra stonare con una serata di divertimento e di liberazione. Quando ci entri, puoi vederti in una piccola casella nella parte superiore dello schermo e se chicchi sulla griglia puoi vedere una parte delle persone collegate. La maggior parte dello schermo sceglie alternativamente chi mostrarti, che sia il DJ che suona o le altre persone, selezionate casualmente. Sapere che puoi essere visto da altre persone, ti fa sentire sorprendentemente esposto, ma non in una brutta maniera. Ti senti meno stupido a ballare da solo rispetto a quando balli insieme ad altre perone in stream. E vedere altre persone ballare sulla tua stessa musica fornisce un'esperienza comune, o almeno una parvenza di questo tipo di esperienza.
Forse l'aspetto più importante del clubbing queer è il fatto che fornisce un senso di comunità, l'opportunità di socializzare con persone simili a te. Come si trasla questo nel contesto digitale? Sorprendentemente, molto bene. Puoi mandare messaggi a chiunque partecipa alla chiamata, e c'è una chat comune a destra dello schermo, dove si leggono commenti del tipo “Sono così felice di aver trovato questa cosa.” e “Mi sentivo così solo fino a poco fa”. Puoi anche flirtare con le persone, e teoricamente potresti anche conoscere ed innamorarti di qualcuno, il che permette quell'atmosfera del 'tutto può accadere' che rende il clubbing così intrigante. Un tipo di concept che sembra molto più divertente quando si partecipa assieme ad altre persone con cui sei già insieme a casa, piuttosto che farlo da soli, il che non risolve interamente il problema dell'isolamento da distanziamento sociale. Ma ho anche trovato molto di conforto l'idea che questo evento accada ogni sera. Anche fuori dal contesto della pandemia, questa potrebbe essere una bellissima cosa da fare quando non hai abbastanza risparmi per uscire un sabato sera. È anche altamente accessibile da persone con disabilità, il che è fantastico. Per queste ragioni, un tipo di eventi che si dovrebbe portare avanti anche dopo la pandemia.
L'esperienza del club digitale può sembrare abbastanza triste se la si guarda attraverso uno screenshot, ma l'immagine statica non riesce ad esprimere quando in effetti sia divertente e immersiva. Ogni pannello sprigiona la sua energia.
@Laura Pace