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6 Aprile 2020

Il Piccolo Principe compie 77 anni

Era il 6 aprile 1943 e per la prima volta veniva pubblicato Il Piccolo Principe. Ecco le frasi più belle per la riscoperta dei sentimenti.

“Il Piccolo Principe”: a prima vista la si definirebbe una favola per bambini; eppure, è riduttivo definire Il piccolo principe letteratura per ragazzi. Questa storia che con tono favolistico sa insegnare ai più piccoli, ma anche agli adulti è in realtà una delle opere letterarie di più alta poetica del XX secolo. Una delle guida per eccellenza nella riscoperta dei sentimenti, che non invecchia mai, anche se sono passati 77 anni. Attraverso le frasi più belle, profonde e toccanti, ripercorriamo le emozioni che il piccolo principe ci ha trasmesso in tutto questo tempo.

Era infatti il 6 aprile 1943 quando in America venne pubblicato per la prima volta questa storia straordinaria. Uno dei libri più tradotto al mondo, seconda solo alla Bibbia. La storia del piccolo ometto con i capelli colore del grano che dopo settantasette anni non smette di emozionare, grandi e piccini, comunica e rivela sempre qualcosa di nuovo a qualsiasi età lo si legga.

«Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi» diceva il piccolo principe. E attraverso questa frase diventata ormai un mantra, lui, il piccolo principe la felicità è riuscita ad insegnarcela così. Facendoci incontrare, attraverso il suo viaggio, tanti personaggi dei quali ridere o avere pietà, perché troppo preoccupati per loro stessi e del loro ricercare smaniosamente la felicità attraverso le cose materiali. Tra i tanti personaggi incontrati dal principino, ce ne sono due in particolar modo che gli fanno capire quali sono le cose importanti della vita: la rosa che impersonificata l’Amore con la A maiuscola. E l’altro è la volpe, che incarna l’amicizia.

Un viaggio, un’avventura che ci insegna che alla fine si può andare dovunque si voglia (in questo caso del pianeta) ma che casa resterà sempre dove è il nostro cuore e le persone che amiamo. Ed ecco, allora, che quella che viene definita una storia per bambini, riesce a far riflettere anche gli adulti, dialogando con loro. Un mito intramontabile, dal fascino universale, che nonostante oggi abbia compiuto settantasette anni, continua ad incantare tutti come se fosse il primo giorno. Non invecchiando mai.

Ecco alcune delle frasi più belle:

  • Si devono pur sopportare dei bruchi se si vogliono vedere le farfalle… Dicono siano così belle!
  • Gli uomini coltivano 5000 rose nello stesso giardino… e non trovano quello che cercano… e tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua. Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore!
  • Se tu vuoi bene ad un fiore che sta in una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite.
  • È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttate via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio.
  • Amare non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.
  • Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla.
    Comprano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercati di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami.
  • Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.
  • I grandi amano le cifre. Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: “Qual è il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?” Ma vi domandano: “Che età ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?” Allora soltanto credono di conoscerlo.
  • Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.
  • Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua.
  • È molto più difficile giudicare se stessi che giudicare gli altri.
  • Non posso giocare con te. Non sono addomesticata. Ma se mi addomestichi avremo bisogno l’uno dell’altro. Per me tu sarai l’unico al mondo.
  • Per favore, mi disegni una pecora?
  • Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda.
  • Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile.
  • Quando si è molto tristi si amano i tramonti.
  • Di notte, ricordati di guardare le stelle. Dove sto io è troppo perché possa mostrarti dove si trova la mia. Meglio così. La mia stella sarà per te una qualsiasi, e allora ti farà piacere guardarle tutte… Saranno tutte tue amiche.
  • Ho fatto di te il mio amico e ora, per me, sei unico al mondo.
  • Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare.
  • Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle.
  • È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante.
  • Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità!
  • Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose.
  • “Perché bevi?” chiese il Piccolo Principe all’ubriacone
    “Per dimenticare che ho vergogna” risposte quest’ultimo
    “Vergogna di ché?” insistette il Piccolo Principe
    “Vergogna di bere..”
  • Per ogni fine c’è un nuovo inizio.
  • “A che ti serve possedere le stelle?” chiese il Piccolo Principe all’uomo “Mi serve ad essere ricco” “E a che serve essere ricco?”
    “A comperare delle altre stelle se qualcuno ne trova”. “Io” disse il Piccolo Principe “possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni e possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. E’ utile ai miei vulcani e al mio fiore che li possegga. Ma tu non sei utile alle stelle..”

@Laura Pace