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4 Aprile 2020

San Gennaro e Sant Efisio stop processioni

Si va verso lo stop processioni San Gennaro a Napoli e Sant’ Efisio a Cagliari

Si va verso lo stop processioni San Gennaro e Sant’ Efisio

Il mondo si ferma,  le citta sono in lockdown, così anche gli eventi a carattere religioso che richiamano i fedeli si devono fermare. E’ il caso della processione di San Gennaro a Napoli che va verso l’annullamento. La celebrazione che si svolge il 2 maggio, si fermerà forse per la prima volta dopo secoli che la vede partire dal  Duomo alla Basilica di Santa Chiara, attraversando il cuore della città, nel sabato che precede la prima domenica di maggio. E' uno dei tre appuntamenti annuali in cui i fedeli attendono la liquefazione del sangue del patrono di Napoli: le altre date del miracolo sono il 19 settembre e il 16 dicembre.

Un altro stop arriverà quasi con certezza per la processione di Sant’ Efisio a Cagliari.

La processione, prevista come ogni anno   per il primo maggio dalla   Chiesetta di Stampace  a  Cagliari  verso il luogo del martirio del Santo a Pula quest’anno si svolgerà forse in forma privata come avvenne durante la seconda guerra mondiale ed Efisio venne portato in processione su un mezzo militare sotto una città devastata dai bombardamenti.

In Sardegna, il presidente della Regione Christian Solinas, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e l’ arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi,  oltre ai tantissimi fedeli, invocano il santo che già a metà del ‘600 venne invocato per liberare la popolazione dalla peste, per liberarci dal Coronavirus.

Il Primo maggio Sant’ Efisi, sfila per le vie della città di Cagliari in una maestosa processione religiosa, accompagnato dai gruppi in costume tradizionale che giungono da ogni parte dell’ isola per sciogliere il voto dei Cagliaritani .  

"Ancora una volta il popolo cagliaritano si rivolge al suo Santo protettore e ne invoca la protezione, perché venga liberato dai pericoli del contagio e perché procuri a noi una fede viva e una carità ardente", ha chiesto l'arcivescovo, a nome dei fedeli dell'arcidiocesi. "La preoccupazione, il dolore di questi giorni adesso si sciolgono in preghiera fiduciosa".

"Facciamo tutto ciò che è umanamente possibile", ha assicurato il presidente della Regione, accogliendo l'invito dell'arcivescovo alla preghiera. "Ma come cristiano, pur nella fragilità e nelle imperfezioni della condizione umana, sento di dover testimoniare uno strumento in più: la mia fede e la mia umile preghiera".

"Invocherò anche io - insieme all’ intercessione di Sant'Antioco e della Madonna di Bonaria, patroni massimi della Sardegna - l'aiuto straordinario del nostro amato martire Efisio, affinché ancora una volta conceda il suo intervento risolutivo come ha fatto in passato",  ha detto il presidente  Solinas. "Il Primo Maggio possa essere occasione nuova per tutti noi di ringraziare colui che, nei momenti difficili, invocato non ha mai trascurato le preghiere e la grande fede del Popolo Sardo"