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2 Aprile 2020

Hack for Italy per la prima volta virtuale

Varie le app che hanno vinto a questo primo hackathon internazionale virtuale; una delle quali ti dice se sei ammalato da coronavirus tramite la voce

Si è svolto dal 27 al 29 marzo Hack for Italy, hackathon internazionale online nato grazie all’input del movimento globale Hack the Crisis. In 1500 hanno partecipato all’hackathon, con 55 progetti, avvenuto a distanza contro il COVID-19. Tra i vincitori anche Promettoditornare, che sostiene le attività in difficoltà, e Orainsieme, che offre supporto agli anziani.

Tra i 15 finalisti, sono stati tre i progetti selezionati e premiati con 1500 euro, uno per ogni categoria, Save Lives, Save Business, Save Communities. Si spazia dalla diagnosi di positività al Covid-19 attraverso l’analisi della voce, proposto da Voice Med; infine il progetto Prometto di Tornare offrirà un sostegno ai locali in difficoltà causa chiusura forzata; fino alla piattaforma Orainsieme che si propone di far incontrare le necessità degli anziani e le possibili offerte di supporto agli utenti.

Una sfida quella di gestire per la prima volta un hackathon in remoto, inoltre ci chiedevamo se si sarebbero formati team a distanza, tra persone che non si conoscevano. Mille iscrizioni in un solo giorno, ed una partecipazione internazionale: erano rappresentati 15 paesi. E non si trattava solo di italiani che vivono all’estero, è stato creato un canale in lingua inglese per i partecipanti che non parlavano italiano ed è stato utilizzato da circa il 10% dei partecipanti.

Le presentazioni e le votazioni sono state trasmesse attraverso una diretta Facebook, che ha raggiunto più di 13 mila persone. Per quanto riguarda la categoria Save Lives il premio è stato conferito a Voice Med, che offre a chiunque la possibilità di verificare se si è infetti attraverso una semplice telefonata. Partendo da un dato allarmante: solo una persona ogni 10 mila viene testata per il Coronavirus, il team capitanato da Roman Drokov ha cercato una soluzione semplice e veloce per aumentare il numero di test. Un software di riconoscimento vocale, aiutato dall’Intelligenza Artificiale, confronta la voce della persona da testare con quelle di persone infette, attraverso appositi marcatori vocali, fornendo una diagnosi immediata. Il livello di affidabilità è comunque già molto elevato: la precisione oscilla tra l’81 e il 97 per cento rispetto alla diagnosi dei medici. 

Prometto di tornare è nato una settimana prima dell’hackaton, da un’idea di Raffaele Negro e Domenico Genovese. Tanti locali chiusi rischiano di non farcela a superare la crisi, promettoditornare permette di aiutare questi locali acquistando un buono sconto e un coupon da utilizzare quando l’attività riaprirà.

Nella categoria Save Communities è stata premiata Orainsieme, che parte dall’esigenza di aiutare quelle persone che in emergenza Covid-19 si trovano ad avere necessità di supporto per commissioni o altre problematiche legate all’isolamento. Si tratta di un sistema di connessione tra una piattaforma digitale e un servizio analogico che raccoglie le esigenze degli anziani e le incrocia con l’offerta di supporto di altri utenti. L’obiettivo è favorire lo scambio cross-generazionale basato sulla condivisione del tempo tra utenti, che si trovano in prossimità geografica. L’utente anziano che necessita aiuto dovrà semplicemente comporre un numero verde, digitare il proprio CAP e scegliere la tipologia di supporto richiesta. Un centralino automatico smista la chiamata al primo Angel disponibile.

L’hackathon ha rappresentato il primo passo di quello che potrà essere un lungo percorso della community che si è creata in tre giorni intensi.  

 

@Laura Pace