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2 Aprile 2020

Azzeramento dei contagi regione per regione

I Professore Franco Peracchi, ha dettato un pronostico sulle date in cui i contagi verranno azzerati in ogni regione.

Grazie ai dati della Protezione Civile in Italia sul COVID-19 e attraverso un modello matematico, il Professore Franco Peracchi, dell'Einaudi Institute for Economics and Finance (EIEF), centro di ricerca economica con sede a Roma e finanziato dalla Banca d'Italia, ha dettato un pronostico sulle date in cui i contagi verranno azzerati in ogni regione.

La prima regione italiana che dovrebbe uscire il 6 Aprile dall'epidemia del coronavirus dovrebbe essere il Trentino Alto Adige, il 7 Aprile l'Umbria, Liguria e Basilicata. Il calendario segue con l'informazione che l'8 aprile sarebbe il turno della Valle d'Aosta; il 9 aprile della Puglia; il 10 aprile del Friuli-Venezia Giulia; l'11 aprile dell'Abruzzo; il 14 aprile della Sicilia e del Veneto; il 15 aprile del Piemonte; il 16 aprile del Lazio; il 17 aprile della Calabria; il 20 aprile della Campania; il 22 aprile della Lombardia; il 28 aprile dell'Emilia-Romagna e il 5 maggio della Toscana. Per quanto concerne invece Marche, Molise e Sardegna, il professore non ritiene appropriati i modelli che ha messo a punto, per via del fatto che il numero dei nuovi positivi è relativamento piccolo all'inizio e alla fine del periodo di campionamento.

IL MODELLO 

Peracchi ha elaborato le date sula base di alcuni paramenti:

  • il numero di casi attualmente positivi;
  • il numero di nuovi casi positivi;
  • il numero di dimessi guariti;
  • il numero di decessi e il numero totale di casi confermati.

Ha inoltre affermato che ogni caso confermato corrisponde ad un numero di circa cinque o dieci persone contagiate. Questo dato falserebbe le stime, legate tra l'altro alla chiarezza dei dati diffusi dalla Protezione Civile. Il Professore li definisce nel suo paper molto “rumorosi”, per via di una moltitudine di elementi emersi da diversi esperti, fra i quali cita:

"Ritardi nella registrazione e trasmissione delle informazioni, incertezza nella classificazione dei casi, errori clericali. Poiché il rumore è grande e pervasivo, soprattutto a livello regionale e provinciale  l'arrotondamento dei dati diventa essenziale per rilevare le tendenze sottostanti che altrimenti sarebbero oscurate.

Si tratta di previsioni che possono essere dimostrate o risultare infondate, quindi per ora l'unico metodo trasparente per non sbagliare che abbiamo per fermare i contagi è restare a casa, mostrandoci rispettosi e responsabili su ciò che ci viene richiesto di fare.

 

@MariazzurraLai