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1 Aprile 2020

Ansia, depressione e suicidi da covid-19

La tragedia nella tragedia, quando il virus non è il solo responsabile delle morti nel nostro paese. Noi di radio sintony abbiamo intervistato la psicologa Falco per saperne di più.

Il coronavirus sta creando non solo una grande emergenza sanitaria ma anche un’emergenza psicologica, di cui nessuno parla. Dettata dalla paura e dalla cattiva informazione nella gran parte dei casi, ma anche dalla fame, dalla disperazione, dalla solitudine. Un' emergenza che sta colpendo la nostra società e sta provocando quindi suicidi, rabbia e rassegnazione; Il tutto con un forte aumento della depressione.

Alcuni psicologi e psichiatri la definiscono “epidemia della solitudine”. E i più colpiti sembrerebbero i giovani. Ma la situazione quanto è grave? Si può parlare di suicidi e depressioni da coronavirus o per il coronavirus?

Abbiamo visto nelle ultime settimane persone che si sono suicidate per diversi fattori: chi perché infetto, chi per paura di infettare, altri perché hanno perso il lavoro: quanto sta influendo psicologicamente questa situazione del virus? O è a causata dell’isolamento e della paura?  

Abbiamo parlato con una esperta del settore, la psicologa e psicoterapeuta Federica Falco della Gestalt che dice:

Accanto all’emergenza sanitaria legata al covid-19 si è sviluppata un’emergenza egualmente grave e dannosa, un’emergenza psicologica che ha impattato sulla popolazione fin dai primi momenti di diffusione del coronavirus nel nostro paese. Attualmente secondo un’indagine effettuata dall’Istituto Piepoli per conto del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, il 63% della popolazione italiana intervistata si definisce molto o abbastanza stressato, il 43% degli intervistati denuncia un livello “massimo” di stress.

Sentimenti di forte angoscia, stress e depressione sono vissuti a vari livelli della popolazione e risposte emotive comprensibili di fronte ad un trauma quale quello attuale legato al coronavirus. L’isolamento sociale imposto per combattere l’emergenza sanitaria e prevenire la diffusione dei contagi in realtà non ci rende soli, giacché tante sono le iniziative presenti nel territorio nazionale per affrontare l’emergenza psicologica (sul sito psy.it è possibile trovare materiale informativo a disposizione dei cittadini #psicologicontrolapaura e più di 9.000 professionisti disponibili alle consulenze psicologiche online #psicologionline) e chiedere aiuti agli esperti.

Inoltre, attraverso la tecnologia è possibile avere contatti sociali che permettono di sentirsi meno soli.

Non sottovalutiamo inoltre la presenza di eventuali famigliari con i quali condividiamo gli spazi domestici. Seppure la convivenza forzata in casa possa essere a tratti complessa, essa può rappresentare un fattore protettivo per l’insorgenza o l’acutizzarsi di disturbi psicologici.

Non abbiamo ancora dati specifici circa la popolazione più colpita dall’attuale emergenza psicologica ma sicuramente sappiamo che nessuno ne è  immune, soprattutto le categorie a rischio come gli anziani che possono sentirsi più soli e limitati all’interno delle loro case e i giovani che hanno a loro favore la comprensione e l’utilizzo del digitale e virtuale ma che hanno anche molto bisogno di confrontarsi con la vita reale per poter crescere adeguatamente e superare la fase di sviluppo che vivono.

Purtroppo, situazioni di difficoltà nella gestione del forte stress, disturbi depressivi o altri disturbi psichiatrici anche precedenti l’emergenza coronavirus, l’essere esposti in prima persona al virus come accade per il personale sanitario, possono essere fattori di rischio per gesti estremi quale il suicidio. Per questo la richiesta di aiuto ai professionisti nel territorio nazionale e regionale qualora ognuno di noi si senta sopraffatto dalle emozioni e dalla situazione, appare fondamentale per prevenire qualsiasi comportamento che possa mettere a rischio la propria o altrui vita, in un contesto precario come quello in cui viviamo attualmente.

Le modalità con cui avviene la comunicazione delle informazioni, delle notizie, delle regole di contenimento da parte dei mass media risulta di fondamentale importanza sull’impatto emotivo che esse possono avere sulla popolazione.

Basti pensare ai comportamenti irrazionali di molti quali fughe in treno dalle città o code notturne per accaparrarsi beni di prima necessità quando non c’era nessuna urgenza, ma che possono essere stati in parte anche dovuti alla poca chiarezza e alle modalità catastrofiche e ridondanti delle informazioni oltre che alla ricezione erronea da parte di alcuni cittadini. Infatti, il vissuto e l’impatto che le informazioni che ci arrivano dall’esterno possono avere sulle nostre emozioni puoi essere fortissimo tanto da farci mettere in atto comportamenti e gesti poco razionali."

Insomma, grazie all'aiuto degli psicologi si può superare ansia e depressione e la sofferenza si può vincere quando viene ribadito il valore della Vita di ognuno di noi. Ecco allora che la condivisione della sofferenza e delle difficoltà aiuta ad attraversare il tempo del dolore, solidifica i rapporti, genera solidarietà e fa sì che tutti possano sentirsi veramente amati.

Ricordiamo i  numeri  per il filo diretto di assistenza psicologica , il numero verde 800197500 e il numero di cellulare   3791663230, attivi tutti i giorni per 4 ore, dalle 15:00 alle 19:00 e colgo l'occasione per ringraziare le psicologhe e gli psicologi che si stanno prodigando generosamente, mettendo a disposizione la loro competenza e il loro tempo, per assicurare  supporto psicologico a tante persone, che spesso, non hanno altra possibilità di interfacciarsi con altri". (clicca qua per saperne di più)

@Laura Pace