Abbiamo superato i 13.150 morti, una ferita che non si potrà sanare. Non possiamo permetterci di allentare le misure. Siamo sempre in stretto contatto con il comitato tecnico scientifico il quale ci rappresenta che si intravedono i primi effetti delle restrizioni. Per questo, come anticipato dal ministro Speranza, ho appena firmato il nuovo dpcm che proroga l’attuale regime delle misure finta al 13 aprile. Se noi smettessimo di iniziare a non rispettare le regole e ad allentare le misure, tutti questi sforzi fatti in questo momento sarebbero vani. Non possiamo permettercelo. Invito tutti a rispettare le misure, alcuni non rispettano le regole, abbiamo disposto sanzioni severe e multe onerose dal punto di vista economico, l’abbiamo fatto perché non si può avere un danno per tutti per colpa di taluni, lo dobbiamo a tutti i lavoratori che quotidianamente vanno al lavoro mandando avanti il Paese. Mi dispiace che queste misure capitino con la Pasqua, anche questi giorni di festività dobbiamo passarli con questo regime restrittivo. Così si potrà iniziare a valutare una prospettiva, nel momento in cui si presenterà la condizione si potrà pensare ad allentare le misure. Vedremo la curva epidemiologica per entrare nella fase due, ovvero la convivenza con il virus, per poi entrare nella fase 3 con l’uscita dell’emergenza con la fase della ricostruzione e del rilancio della nostra vita sociale ed economica.