Un fiume di persone, soprattutto uomini che si riversano nelle strade dell' India. Sembra la scena di un film, dove la disperazione si impossessa di uomini che cercano di tornare a casa una volta perso il lavoro.
Sono gli uomini che dopo l'annuncio del lockdown totale, in India, ammassati, cercano di attraversare le strade indiane e raggiungere le frontiere, le ferrovie e gli autobus per tornare nei propri villaggi.
Sono immagini sconvolgenti che Fotografie sconvolgenti che raccontano un’emergenza nell’emergenza: una bomba socio-economica pronta a scoppiare insieme a quella sanitaria. Il risultato che si voleva ottenre era quello di tutelare un miliardo e trecento milioni di persone chiudendole in casa e facendo rispettare le distanze cosa che invece si è rivelata il contrario di quanto ci si auspicava.
Disperati, i lavoratori che ora si ritrovano disoccupati cercano di tornare nei villaggi a centinai di chilometri di distanza dalle grandi città. Camminano per chilometri a piedi, nel tentativo di raggiungere casa visto che i mezzi di trasporto pubblici sono bloccati.
In Orissa, almeno 15 mila si erano messi in cammino per tornare in Bihar, ma sono stati fermati e rinchiusi in 104 campi già allestiti. In Kerala altre migliaia sono accampati nelle strade di Paippad, nel distretto di Koitayam, chiedendo mezzi per raggiungere i villaggi d’origine. A Chennai, la capitale del Tamil Nadu, la stazione è assediata da disperati che attendono un miraggio, la partenza di qualche treno. Ma di fronte all’indignazione crescente del mondo per questa vera crisi umanitaria il governo centrale ha ribadito che chiunque si metta in viaggio durante il lockdown dovrà trascorrere due settimane di quarantena in una delle strutture governative.