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30 Marzo 2020

Covid19: Rinasce la spiaggia dei Cagliaritani

La spiaggia dei Cagliaritani rinasce grazie alle limitazioni e alla mancanza di presenza dell'uomo

Gli uomini che popolano la terra soffrono mentre la natura sembra ritrovare i propri spazi e la propria dimensione e bellezza. Accade in diverse parti del pianeta e anche a Cagliari nella spiaggia del Poetto. Senza la continua intromissione dell' uomo che occupa l'arenile durante tutto l'anno anche la spiaggia più amata dai Cagliaritani rinasce. Dal 9 marzo, quando le restrizioni imposte dal Governo ci hanno lasciato a casa per limitare il contagio, la spiaggia pare essersi rinnovata. 

I dati sono stati resi pubblici dal team di MedCoastLab, dopo due giorni di studio e rilievi. Il laboratorio di ricerca guidato da Sandro Demuro, docente di Geomorfologia costiera del dipartimento di Sceinze chimiche e geologiche dell' università di Cagliari, i Battellieri Cagliari e Sardegna Progetta sono intervenuti per studiare l'erosione dei litorali  e il professore Demuro ha proprio pubblicato un post nella sua pagina facebook con immagini che parlano da sole correlate da un lungo scritto: 

"Tra ieri ed oggi rilievi su tutta la spiaggia del Poetto con il team del MedCoastLab (tutti a debita distanza) in supporto al Comune di Cagliari. Ho pensato di condividere con voi il privilegio di aver potuto lavorare, in questo momento difficile, in questa meraviglia. Un’amica e collega carissima poco fa ha pubblicato una foto con su scritto: resilienza! Il Poetto in queste immagini di oggi, senza una persona, mostra quanto la sua natura sia potente e resiliente. Le biomasse lasciate da dicembre 2019 hanno triplicato temporaneamente la spiaggia alla prima fermata. Magnifiche e complesse berme vegetali, come si vede dalle foto, hanno protetto la spiaggia e le infrastrutture nel periodo critico invernale. La mancanza, triste e forzata, di pressione antropica in queste ultime settimane ha permesso anche una copiosa sedimentazione di conchiglie (normalmente non durano neanche un giorno). Nell’emergenza di questi drammatici giorni un segnale positivo e incoraggiante di resilienza formidabile. Sta a noi sintonizzarci sulla frequenza di quel segnale e imparare la lezione. Andrà assolutamente tutto bene"