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30 Marzo 2020

Codacons: attacco ingiustificato ai Ferragnez

La raccolta fondi attuata dai Ferragnez, secondo il Codacons presenta delle presunte   «illegittimità»

L’ associazione Codacons attacca Chiara Ferragni e Fedez. La raccolta fondi attuata dai Ferragnez, secondo il Codacons presenta delle presunte   «illegittimità» e così nasce una lite che si consuma sui social con video di botta e risposta.   

Fedez e Chiara Ferragni  sono stati attaccati dall’ associazione  per i diritti dei consumatori  perché secondo  Carlo Rienzi – presidente dell’organizzazione – la raccolta fondi promossa dai Ferragnez attraverso la piattaforma GoFuoudMe per sostenere le terapie intensive nasconderebbe delle «illegittimità».

Sotto esame il 10% pagato e definito “mazzetta” da Rienzi, che gli utenti donatori hanno pagato al momento della donazione alla piattaforma.  GoFoundMe, facevano sapere i Ferragnez qualche giorno fa, ha ha donato  a sua volta 250mila euro dei suoi introiti all’iniziativa benefica che sono stati stanziati agli ospedali in difficoltà. Insieme a Fedez e Chiara, sono stati scelti  tre ospedali ai quali andranno:  70.000 euro l’uno, più altri quattro che riceveranno 10.000 euro l’uno. I primi tre ospedali sono: Ospedale di Cremona, Ospedale di Bergamo e Policlinico di Milano.

Accusare Fedez «di essere stato preso con le mani nella marmellata» ha mandato su tutte le furie i fan e sostenitori dell’ iniziativa e anche personaggi noti come Fabio Fazio e Roberto Burioni che hanno difeso in diretta tv le buone intenzioni dei Ferragnez: «Con questo attacco il Codacons conferma il suo costante impegno a favore del virus», scrive senza mezzi termini il virologo, da tempo in guerra con l’associazione.

Rienzi chiede che tutte le donazioni per gli ospedali finiscano in mano alla Protezione Civile che però  ha lodato iniziative come quella di Fedez e Ferragni: in sole due settimane grazie alla raccolta fondi dei Ferragnez si è aperto un nuovo reparto di terapia intensiva al San Raffaele e ci si sta preparando per ingrandirlo.   Pronto anche  un grande telone con i 200mila nomi dei donatori che hanno contribuito alla causa.

Tra l’altro, a completare questa assurda polemica – sfociata in video di insulti e minacce di querela – Fedez ha scoperto che sul sito del Codacons c’era un banner – poi corretto – che faceva riferimento ad aiuti per il coronavirus ma in verità rimandava a un form di donazione per l’associazione stessa: «Anche noi abbiamo bisogno di risorse per restare vicini ai consumatori in questo momento delicato», prova a difendersi Rienzi.

«La questione è stata riferita alla Polizia di Stato», è intervenuto su twitter addirittura Carlo Sibilia, sottosegretario al Ministero dell’Interno, ringraziando Fedez. «Queste cose non dovrebbero mai accadere, men che meno in questo periodo».  

 "Il Codacons - scrive il virologo sul suo profilo Twitter - se la prende con Fedez e Chiara Ferragni confermando il suo costante impegno a favore dei virus".