Stavolta non servirà la presenza fisica per l'indulgenza plenaria e per vedere il Papa invocare una preghiera contro il virus.
Papa Francesco ha deciso, oggi 27 marzo alle ore 18:00, di presiedere un momento di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro, con la piazza totalmente vuota, per chiedere al Signore di ascoltare l’invocazione di tutti gli uomini e le donne in questo tempo segnato dall’epidemia. Un momento unico nella storia nel quale il papà invocherà la fine della pandemia è una indulgenza a distanza. Tutto ciò lo farà in mondovisione. La preghiera - prevista per le 18 - prevederà la Benedizione Urbi et Orbi, con la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria.
Ma cos'è l’indulgenza plenaria? È la totale o parziale remissione, e quindi cancellazione, della pena temporale dovuta per i peccati già confessati e perdonati sacramentalmente. Normalmente le condizioni per ottenere l'indulgenza sono la Confessione sacramentale, la comunione eucaristica e la preghiera secondo le intenzioni del Papa. È inoltre chiesta un’opera “indulgenziata” da compiere nei tempi stabiliti, che può essere, ad esempio una determinata preghiera o la visita a una chiesa particolare.
Per l’emergenza che sta colpendo il mondo quindi ci sarà una Indulgenza plenaria a distanza per la prima volta nella storia. In virtù della situazione attuale di condizioni particolari che non prevedono la presenza fisica alle celebrazioni, Francesco concede l’Indulgenza plenaria ai fedeli sottoposti a regime di quarantena per disposizione dell’autorità sanitaria negli ospedali o nelle proprie abitazioni.
@Laura Pace