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27 Marzo 2020

Abusivi a domicilio per unghie e capelli

Abusivi a domicilio per unghie, capelli e trattamenti estetici

Abusivi a domicilio per unghie, capelli etrattamenti estetici. L’allarme di Confartigianato Sardegna: “Criminali che giocano con la salute: punire severamente anche chi li  utilizza”. Quasi 3400 imprese del benessere chiuse per Decreto. Matzutzi (Presidente Confartigianato) agli imprenditori: “Non siete soli: ecco le azioni di sostegno, tutela e rilancio contro la crisi”.

Acconciatori, estetisti e operatori della pedicure e manicure erano  stati tra i primi a chiedere la sospensione delle proprie attività di  fronte alla diffusione crescente del Coronavirus, lanciando un preciso  segnale di attenzione alla salute delle persone e di tutela dei propri  collaboratori. Poi, con il Decreto dello scorso 11 marzo, sono
arrivati i provvedimenti che hanno sancito la chiusura delle attività  del benessere e dei servizi alla persona.

Dagli ultimi dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte ISTAT e MEF del 2019, in questi settori  nell’Isola si registrano 3.384 imprese del settore dei Servizi di  acconciatura e altri trattamenti estetici. Tra queste, ben 2.886 sono  imprese artigiane, che offrono servizi di acconciatura, manicure,
pedicure e trattamenti estetici grazie anche ai 5.124 addetti.

Un settore sempre sotto attacco degli irregolari; secondo un recente  calcolo sempre di Confartigianato, si stima come nell’Isola il numero  di questi lavoratori si aggiri intorno alle 1.400 unità, che “colpiscono” direttamente il 18% delle imprese regolari.

Ed è soprattutto in questo periodo che nel settore del benessere e della cura della persona è allarme per il proliferare abusivi e  irregolari che offrono “servizi itineranti e a domicilio” per il taglio dei capelli, manicure e trattamenti estetici.

“In questo momento in cui le attività devono rimanere chiuse – afferma Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – è  sconcertante come certe persone si rivolgano clandestinamente ad  abusivi e irregolari, che non esitiamo a definire criminali e che  devono essere puntiti severamente insieme a chi li utilizza. Questa  emergenza dovrebbe insegnare una volta per tutte che non si rischia  con la vita”.

Le imprese di acconciatura ed estetica, quelle che non solo oggi, ma  sempre, operano nel rispetto delle regole, sia dal punto di vista  della formazione obbligatoria, sia per quanto riguarda i requisiti  igienico-sanitari dei locali, salvaguardando così la salute e i propri clienti, invitano a declinare e rifiutare eventuali proposte di  servizi da parte di chi opera clandestinamente, e in questo
particolare momento, in deroga alle regole. Qualsiasi operatore che  offra i propri servizi, presso il proprio domicilio o presso quello del cliente, è un abusivo e una minaccia alla salute di tutti.

Per questo motivo, a livello regionale, Confartigianato Imprese  Sardegna lancia una campagna social di “vicinanza” alla clientela e di  “attenzione” verso l’abusivismo, oggi ancora più pericoloso”. Quattro gli slogan che verranno pubblicati nei prossimi giorni sui social e portali dell’Associazione Artigiana: “Non per il nostro interesse, ma  per la salute di tutti”, “Se non l’avevi capito prima, oggi  l’abusivismo fa ancora più male!”, “Non vediamo l’ora di prenderci  cura di te”; “Rimani a casa: la bellezza è rimanere anche nelle  proprie famiglie”. La campagna  erràaccompagnata dagli hashtag  #staiacasa e #andratuttobene

“Il nostro appello – riprende Matzutzi – è quello di tutelare la  propria e l‘altrui salute, rispettando alla lettera quanto disposto per il contenimento dell’epidemia da Covid19 e quindi non uscire e non  ricevere in casa operatori abusivi. Presto i vostri acconciatori e il  vostro estetista vi accoglieranno offrendovi tutta la sicurezza e la
cura di sempre”.

Nel frattempo, Confartigianato Imprese Sardegna lavora per dare sostegno concreto alle imprese, e ai dipendenti, che hanno dovuto fermare l’attività.

“Le imprese hanno voluto dimostrare che hanno a cuore la salute dei  clienti prima ancora della loro bellezza e del lavoro – continua il  Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - contemporaneamente,  come sistema Confartigianato, lavoriamo con i Governi nazionale e  regionale, affinché garantiscano, con i prossimi provvedimenti, tutte  le necessarie misure a compensazione del danno economico che molte attività stanno subendo in questo periodo”.

In questo momento parrucchieri, estetisti e tutti gli altri operatori del settore benessere, e i loro dipendenti, possono usufruire degli  ammortizzatori sociali dell'Artigianato. “Alle imprese artigiane  diciamo che non sono sole. Da ormai quattro anni, infatti - ricorda  Matzutzi - in caso di sospensione o riduzione del lavoro possono  contare sul Fondo di Solidarietà Bilaterale dell'Artigianato, un fondo
nazionale che garantisce supporto economico alle imprese in  difficoltà”. Le realtà del settore benessere, obbligate per decreto a  sospendere tutte le attività, possono accedere a questi strumenti di  sostegno, creati dalle organizzazioni datoriali e sindacali del  settore artigiano “L'obiettivo, condiviso con i Sindacati dei  lavoratori – rimarca il Presidente di Confartigianato Sardegna - è  oggi più che mai quello di offrire una serie di prestazioni a datori e  dipendenti, garantendo a questi ultimi un sostegno al reddito, e  quindi riducendo licenziamenti e chiusure aziendali, soluzioni sempre  dolorose per i nostri artigiani".

Inoltre, ricordiamo come proprio le imprese artigiane del benessere,  cura e salute della persona, siano state le prime a donare il proprio  materiale, come mascherine, guanti, camici, occhialini e  disinfettanti, agli ospedali dell’Isola per supportare il lavoro di  medici, infermieri e personale non sanitario in questi giorni così
difficili di lotta al Coronavirus.

“Nel momento in cui sarà finita questa straordinaria emergenza –  conclude Matzutzi - i nostri operatori potranno accogliere la propria  clientela offrendo servizi ancora più mirati e novità importanti con  entusiasmo e professionalità”.