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26 Marzo 2020

Sardegna come la Corea: si tracciano contagiati

La Regione Sardegna traccia con un’app le persone in quarantena.

La Regione Sardegna utilizza un metodo come quello adottato in Corea? A quanto pare sembrerebbe di si, e già da qualche giorno, tutto permesso dal Dpcm emanato il 9 marzo. Il modello, ha ricordato il governatore, si ispira alla filosofia delle “tre T” teorizzata dall’Organizzazione mondiale della sanità: «Testare, tracciare, trattare».

Il sistema, già attivo, è capace di monitorare la posizione degli utenti ogni 60 secondi, con approssimazione fino al numero civico. Insomma, per difendersi dall’attacco del Coronavirus l’isola ha scelto di tracciare in tempo reale gli spostamenti delle persone, sfruttando i loro smartphone e tecniche avanzate di geolocalizzazione.Lo staff informatico della Regione Sardegna ha sviluppato in tempi record un’applicazione che consente di monitorare e georeferenziate gli spostamenti delle 26.127 persone entrate in Sardegna dall’inizio dell’emergenza, e sottoposte a quarantena obbligatoria: tra queste, non solo sardi rientrati a casa ma anche non residenti che hanno raggiunto le seconde case.

Per tutti loro, il presidente della Regione Sardegna ha emesso un’ordinanza che prevede la quarantena obbligatoria, con 1.300 forestali arruolati per farla rispettare.

L’applicazione si chiama «Covid 19 Regione Sardegna»: già scaricabile per Android, a breve sarà disponibile anche per Ios. L’app è già stata accesa: le persone arrivate nell’isola hanno già potuto utilizzarla per indicare il domicilio dove avrebbero trascorso il periodo di quarantena. Secondo i dati raccolti dall’Ansa, è installata su circa 30mila telefoni.

Il suo utilizzo è permesso in forza del Dpcm del 9 marzo, emanato per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza Covid-19, che autorizza le autorità locali a chiedere il consenso alla geolocalizzazione.

Nei prossimi giorni è atteso un nuovo Dpcm che dovrebbe consentire anche il trattamento di dati sanitari, sempre al fine di contenere l’emergenza. A quel punto l’app della Regione Sardegna potrà chiedere alle persone positive al tampone o alle persone in quarantena di informare ogni giorno, via smartphone, le autorità su eventuali sintomi. I dettagli raccolti dall’applicazione sono condivisi con le Prefetture e gli uffici epidemiologici della sanità regionale, così da verificare se chi, per l’ordinanza regionale, deve stare in quarantena, rispetta l’isolamento domiciliare.

 

@Laura Pace