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23 Marzo 2020

Maschera da sub Decathlon diventa un respiratore

La maschera da sub di Decathlon si trasformata in respiratore. La nuova trovata della Isinnova.

Un nuovo colpo di genio di Cristian Fracassi, l’ingegnere diventato famoso per aver ingegnerizzato e poi stampato una valvola necessaria ai respiratori dell’ospedale di Chiari, proprietario della Isinnova.

Dopo di questa invenzione nasce la maschera da snorkeling trasformata in una maschera C-PAP ospedaliera per terapia sub-intensiva dalla società di Fracassi, uno dei componenti che maggiormente stanno mancando nei nostri ospedali italiani colpiti dall’emergenza sanitaria. In sette giorni è nato il prototipo, con il raccordo che è stato battezzato “Valvola Charlotte”. «Abbiamo contattato in breve tempo Decathlon, in quanto ideatore, produttore e distributore della maschera Easybreath da snorkeling. L’azienda si è resa immediatamente disponibile a collaborare fornendo il disegno CAD della maschera che avevamo individuato. Il prodotto è stato smontato, studiato e sono state valutate le modifiche da fare. È stato poi disegnato il nuovo componente per il raccordo al respiratore, che abbiamo chiamato valvola Charlotte, e che abbiamo stampato in breve tempo tramite stampa 3D. E si è dimostrato correttamente funzionante», spiega la società. A oggi già due maschere Charlotte sono impiegate nell’ospedale.

Non solo, la maschera può essere collegata direttamente all’ossigeno tramite la presa a muro, rendendo non necessario il respiratore. «Non è sostitutiva del ventilatore polmonare», tiene a chiarire Fracassi, «ma può essere usata nei pronto soccorso, dove i pazienti rimangono anche tre giorni in attesa di un letto. Grazie a questa maschera, possono ora attendere un posto-letto rimanendo sotto ossigeno e senza inquinare l’ambiente». L’ iniziativa è totalmente priva di scopo di lucro. Le strutture sanitarie in difficoltà potranno acquistare la maschera Decathlon e accordarsi con stampatori 3d che realizzino il pezzo e possano fornirlo.

 

@Laura Pace