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18 Marzo 2020

Stati Uniti: le città si blindano, contagi estesi

New York e Los Angeles iniziano a chiudere tutto e ad oggi i casi di contagio da coronavirus sono più di 6000. Tutti gli Stati degli USA sono stati colpiti.

Gli Stati Uniti iniziano a togliere la mascherina che avevano messo per sbaglio sugli occhi fino a questo momento e con 6mila e più contagiati iniziano a prendere le misure necessarie per combattere questa pandemia. Ma saranno già in ritardo? New York, la grande mela, nel frattempo inizia a chiudere tutto già da qualche giorno. Chiuse scuole quindi, ristoranti e cinema.

Ora negli Usa sono colpiti tutti gli stati: oltre 6mila persone contagiate e 118 morti. Oggi si è registrato il primo contagio in West Virginia, l’unico stato americano senza contagi; facendo estendere la pandemia ufficialmente all’intero territorio statunitense.

A circa una settimana dalla dichiarazione dello stato d’emergenza da parte del presidente Donald Trump, diverse città hanno iniziato ad adottare misure restrittive simili a quelle che già sono in vigore in Italia e in buona parte d’Europa per rallentare la diffusione del virus.

Il Post ha fatto una newsletter sul coronavirus, per aggiornare e informare sulle cose da sapere e su quelle da capire.

Nella città di New York, dove domenica è morta la prima persona a causa del coronavirus, il sindaco Bill de Blasio ha annunciato che a partire da martedì tutte le scuole della città rimarranno chiuse, così come anche bar, ristoranti, cinema, teatri e locali notturni.

 Proprio ieri Trump ha annunciato il lancio di un piano di mille miliardi di dollari per salvare l’economia americana dagli effetti del coronavirus. Una scossa per contrastare il rischio recessione. E da questi aiuti ogni persona si dovrebbe vedere recapitato nelle prossime due settimane un assegno da oltre 1000 dollari per alleviare la situazione che è sempre più pesante. Ma c’è chi vive nella città di New York che sarebbero dovuti arrivare già da giorni i respiratori, i tamponi, gli aiuti economici. Ma ancora nulla è dato sapere. C’è chi ha deciso di prendere le sue misure personali prima della chiusura dei vari esercenti commerciali.

La decisione di de Blasio, che solo poche ore prima si era detto contrario alla chiusura delle scuole nella città, e che lo stesso giorno della chiusura di tutti gli esercizi ha deciso di andare nella sua palestra per allenarsi, è arrivata a chiudere tutto dopo le pressioni del governatore dello stato, Andrew Cuomo.

Il governatore aveva già ordinato il divieto di raduni con più di 500 persone e aveva chiesto ai gestori dei locali pubblici di chiudere volontariamente prima della decisione istituzionale.

Poco dopo anche il sindaco di Los Angeles ha annunciato una decisione simile: ha ordinato la chiusura di tutti i bar e i ristoranti, anche se non di tutte le scuole. Sempre in California, dove in tutto sono stati registrati 335 casi di contagio, il governatore Gavin Newsom ha chiesto a tutte le persone con più di 65 anni di rimanere in isolamento nelle proprie case, per evitare che possano contrarre il virus.

Le misure restrittive che le autorità locali stanno adottando arrivano in gran parte dopo che domenica sono state pubblicate le nuove linee guida dei CDC, i centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, che avevano raccomandato alle autorità locali di vietare gli assembramenti con più di 50 persone per otto settimane (pur specificando che queste linee guida non si applicano a scuole e università).

Sempre domenica Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, agenzia del dipartimento della Salute, ha chiesto che vengano adottate misure ancora più severe di quelle in vigore finora, ipotizzando che possa essere necessario un periodo di 14 giorni di isolamento per tutte le persone che abitano nel paese.

Intanto, dopo le grosse difficoltà incontrate dai mercati finanziari nei giorni scorsi a causa della diffusione del coronavirus, la Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, ha deciso di intervenire tagliando i tassi d’interesse di un punto percentuale, portandoli tra lo 0 e lo 0,25 per cento, il livello più basso dai tempi della crisi finanziaria del 2008.

La Federal Reserve ha inoltre annunciato il lancio di un programma di acquisto di titoli di stato del valore di 700 miliardi di euro per sostenere l’economia statunitense.

@Laura Pace