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13 Marzo 2020

Il presidente Avis Sardegna: Donate il Sangue

In Sardegna ancor di più c'è bisogno di donatori, il covid-19 non deve spaventare

"In questo periodo stiamo registrando una contrazione delle donazioni di sangue. È una cosa fondamentale che avviene in assoluta sicurezza quindi facciamo un appello a tutti: continuate a donare il sangue che è fondamentale per salvare vite umane”, l’ha detto Angelo Borrelli, commissario straordinario all’emergenza coronavirus, ieri sera in conferenza stampa. L'emergenza donazioni riguarda soprattutto la Sardegna per la forte richiesta dai talassemici, è la regione del Mediterraneo con la più alta incidenza dei portatori sani di beta-talassemia, la cui frequenza media è di circa l'11 per cento. Il numero di malati in Italia è di 5-6.000 e in Sardegna circa 1.000. In Italia adesso non è stato raggiunto l’obiettivo dell’autosufficienza nazionale. Profondi gli squilibri tra le diverse regioni della penisola e il divario fra la raccolta ed il reale bisogno non trova compensazione creando uno stato di emergenza e di carenza continuo. Per sanare questo divario, l’unica strada percorribile è quella di sensibilizzare fortemente i cittadini- in questo momento ancor di più per l'emergenza sanitaria dovuta al covid-19. Molti donatori hanno paura, le donazioni in Italia diminuiscono ma non c'è da temere. Così Antonello Carta presidente regionale dell’Avis Sardegna ripete l’importanza di donare il sangue, in questo momento, senza timore.

1. Quanto è importante in questo momento di emergenza donare il sangue?

E' fondamentale e assolutamente indispensabile per garantire l'assistenza a coloro che hanno necessità di sangue. Il sangue è un farmaco salvavita e va assolutamente garantito attraverso la generosità di altre persone.

2. Molti donatori sono molto preoccupati e decidono di non donare più, ci sono rischi? 

I donatori non devono essere preoccupati, non ci sono rischi, bisogna essere disposti e disponibili ad avere quelle misure di sicurezza che devono essere garantite a tutti, e che sono garantite ancor di più ai donatori. Un triage più attento, un'informativa ed una risposta alle domande che vengono fornite nei diversi punti di prelievo. La sicurezza è assolutamente garantita.

3. Che misure si adottano nelle strutture per proteggere i donatori?

Le misure per proteggere i donatori sono assolutamente conformi alle direttive che vengono dal centro nazionale sangue e da tutto il resto del sistema, per cui si devono mantenere le distanze di sicurezza a partire dalle procedure prima delle donazioni, deve essere attivata una serie di controlli per la tutela del donatore e della sua salute.

4. Quali sono i numeri in Sardegna, ci sono stati dei cali delle donazioni dall’inizio dell’emergenza? 

Non si registra al momento una particolare contrazione delle donazioni di sangue in Sardegna. Il sistema si sta mantenendo stabile ma dobbiamo essere pronti nelle prossime settimane anche a un’eventuale riduzione, che può verificarsi dai territori colpiti dall'emergenza coronavirus  e che al momento stanno garantendo l'invio programmato delle unità di sangue che necessita l'isola. La Sardegna è una regione carente e ha bisogno di più sangue rispetto agli altri territori. Dobbiamo essere pronti a far fronte all'esigenza e alla necessità del sistema.

5. Qual è il messaggio da dare alla cittadinanza in questo momento?

"Che la generosità delle persone debba e possa essere confermata, tante persone dipendono dalla generosità di altrettante persone". Sobbarchiamoci qualche ulteriore sacrificio e armiamoci di pazienza, cerchiamo di essere disponibili e vicini anche nelle settimane prossime e nei mesi a venire alla donazione periodica e consapevole. Grazie di cuore a tutti quelli che lo faranno.  

 

@Margherita Pusceddu