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10 Marzo 2020

Assaliti i supermercati, ma non ce n'è bisgono

Dopo la decisione di rendere tutta Italia zona rossa, gli italiani hanno assalito i supermercati. Palazzo Chigi interviene: "Tra i casi di necessità che consentono gli spostamenti c'è anche la spesa per generi alimentari".

Dopo la decisione di rendere tutta Italia zona rossa, gli italiani hanno deciso di mettersi in fila sia ieri notte che stamattina davanti ai supermercati per depredarli e comprare il possibile manco fossimo in guerra. Palazzo Chigi interviene: "Tra i casi di necessità che consentono gli spostamenti c'è anche la spesa per generi alimentari".

Da Roma a Napoli fino ad arrivare alla Sardegna, in molte città d'Italia c’è stato un assalto ai supermercati dopo l'annuncio del decreto del presidente del Consiglio che da oggi estende le misure della "zona rossa" a tutta Italia, nonostante le decisioni del governo non prevedano in alcun modo la chiusura dei negozi di alimentari. Le nuove misure vietano gli spostamenti se non per motivi di lavoro, di salute o per necessità. Tra questi la necessità di fare spese alimentari.

Lo precisano anche fonti di Palazzo Chigi, spiegando che la limitazione ai movimenti delle persone, estesa questa sera a tutto il territorio nazionale, non riguarda la necessità di uscire di casa per andare a fare la spesa. Ciò nonostante, molti cittadini si sono precipitati ad acquistare beni alimentari provocando lunghe file ai supermercati notturni.

Nei carrelli provviste da guerra: patate, biscotti, latte, zucchero e chili di farina. Sui social si rincorrono le immagini di un moderno assalto ai forni.

E la condanna è unanime. "C'è il virus non la carestia", dice più d'uno.

Il Governo ha diramato una nota per chiarire ulteriormente: "Non è necessario e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni. Non c'è alcuna ragione di affrettarsi perché sarà garantito regolarmente l'approvvigionamento alimentare".

 

@Laura Pace