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4 Marzo 2020

Coronavirus Italia: voli cancellati e rimborso

Voli e viaggi cancellati dall'Italia e le regole dei rimborsi delle compagnie aeree

Con l’epidemia del Coronavirus e i numeri in crescita in Italia morti e contagi  sono sempre più e così sorgono i problemi sui voli cancellati dal momento che tante compagnie aeree hanno spostato e annullato i voli da e per l’Italia. Il turismo è infatti uno dei settori più colpiti dal coronavirus, le strutture alberghiere sono in ginocchio dato che la maggior parte dei turisti che avevano programmato un viaggio in Italia hanno disdetto senza riserve. Tra le misure dei diversi Paesi ci sono i ferrei controlli negli aeroporti, divieti di sbarco per chi proviene dalle zone più colpite, insomma, sempre più disagi per gli italiani e per i forestieri in Italia. La Farnesina sta tenendo aggiornati gli italiani sui Paesi dove potersi recare senza preoccupazioni tra i paesi che hanno messo i controlli all’ingresso o addirittura hanno tassativamente chiuso le frontiere dall’Italia.  A questo punto è utile sapere cosa fare in caso di volo o viaggio annullato per il Coronavirus, in quali casi si può chiedere il rimborso e in che caso non è possibile chiederlo. Ryanair ha cancellato il 25 per cento dei voli italiani a corto raggio dal 17 marzo all’8 aprile i clienti sono stati informati via mail o sms e in questo caso possono chiedere o il rimborso oppure spostare le date senza prezzi aggiuntivi.

Intanto i 4 voli dall’Italia per la Giordania sono stati sospesi i voli saranno attivi fino all’11 marzo così da permettere ai cittadini del Paese di muoversi liberamente e in tempo prima della chiusura: “Invieremo immediatamente un’allerta a tutti i passeggeri non giordani che dovranno viaggiare sui nostri voli dall’Italia alla Giordania nelle prossime due settimane. Comunicheremo loro che non saranno autorizzati a viaggiare e offriremo un rimborso completo o una nuova sistemazione sui voli per la Giordania dopo il 1° aprile”

I Paesi che hanno chiuso per ora le frontiere all’Italia sono: Israele, Capo Verde, Giamaica, Giordania, Arabia Saudita, Bahrein, El Salvador, Figi, Solomone, Nauru, Isole Marshall, Iraq, Kuwait, Libano, Madagascar, Angola, Seychelles e Turkmenistan, Tuvalu, Isole Cook. Stop dei voli per i viaggiatori che provengono da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna da parte di Mauritius. Per quanto riguarda i soggetti che hanno diritto al rimborso di viaggio ecco cosa dice la legge. L’articolo 28 del Decreto Coronavirus pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrato in vigore il 2 marzo prevede il diritto al rimborso dei titoli di viaggio aereo, ferroviario, marittimo per:

  • le persone soggette a quarantena e sorveglianza attiva da parte dell’Asl;
  • le persone residenti o domiciliate nelle aree del contagio (la cosiddetta zona rossa)
  • le persone risultate positive al test del COVID-19 per le quali è stato disposto il ricovero, la quarantena o l’isolamento;
  • chi ha programmato soggiorni o viaggi con partenza o arrivo nelle aree interessate dal contagio;
  • chi ha programmato la partecipazione a concorsi pubblici o procedure di selezione pubblica, manifestazioni, eventi annullati, sospesi o rinviati dalle autorità competenti;
  • chi ha comprato i biglietti per partire verso uno degli Stati esteri che hanno vietato lo sbarco a chi proviene dall’Italia.

Il rimborso di biglietti e pacchetti di viaggio può essere sotto forma di restituzione della somma pagata oppure mediante emissione di voucher di pari importo da utilizzare entro un anno dall’emissione. Un punto ancora da chiarire è se il rimborso o il voucher sia assicurato per tutti i biglietti inutilizzabili o solo per quelli acquistati prima del 23 febbraio.