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3 Marzo 2020

Coronavirus e istruzione: al via lezioni online

In tempo di Coronavirus l'AIE prepara le piattaforme per la didattica a distanza, data la chiusura delle scuole.

Anche in periodi come questi, l’Associazione Italiana Editori (AIE) non si ferma e cerca di dare una mano al grave problema che sta affliggendo il nostro paese, provocando un down al sistema intero: Il Coronavirus.

A causa di questo virus, che ha colpito gran parte dell’Italia, si sono dovute chiudere scuole imponendo una quarantena forzata a determinate zone rinominate rosse, dove appunto ci sono focolai.

L’AIE si impegna a rimanere a fianco del ministero, dei docenti e delle scuole per portare avanti l'accessibilità dell'istruzione. Gli editori scolastici non si fermano quindi e mentre anche questa settimana prosegue lo stop alle lezioni in classe per migliaia di studentesse e studenti, l’AIE si mobilita.

“Già oggi sono numerose le piattaforme per la didattica a distanza a disposizione gratuita delle scuole di ogni ordine e grado. Proprio questa emergenza può essere un importante banco di prova per rafforzarne la diffusione e l’utilizzo”. Così sentenzia Giovanni Bonfanti, vicepresidente dell’AIE.

“Sono oltre due milioni gli oggetti didattici digitali subito attivabili perché presenti nei libri di testo già adottati nelle scuole – spiega continua Giovanni Bonfanti “Le classi virtuali consentono al docente di dialogare con gli studenti in modo telematico; avendo a disposizione esercizi e laboratori interattivi, carte navigabili, laboratori di apprendimento cooperativo, video lezioni”.

“Siamo a totale disposizione del mondo della scuola per affrontare questa emergenza, oggi ancor più che in passato. Sono già in funzione moltissime piattaforme per l’apprendimento, la verifica delle nozioni apprese, il confronto e il lavoro collaborativo che si dovrebbe avere in una classe fisica sono possibili anche online”.

Ad oggi, la totalità dei libri adottati nelle scuole italiane ha una versione digitale con contenuti interattivi aggiuntivi, senza costi ulteriori per gli utenti. Tre docenti su quattro utilizzano questi strumenti digitali per la didattica a distanza almeno una volta alla settimana.

Quello che è necessario ora è di fare in modo che studenti e studentesse prendano confidenza con gli strumenti digitali per apprendere; facendoli entrare nella loro vita quotidiana e sfruttando ogni potenzialità di questo mondo online dell’apprendimento.

Una opportunità questa per essere un banco di prova attraverso le piattaforme digitali e facendo un salto di qualità come sistema Paese, rivoluzionando così un sistema come quello scolastico.

@Laura Pace