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22 Febbraio 2020

L'epilogo di Scampia

La Vela Verde, simbolo, ่ stata distrutta, si prosegue con le altre per un progetto che dovrebbe rigenerare il quartiere simbolo della Camorra

Il simbolo di Scampia e di tanto altro, le famose Vele, non ci saranno più. Ieri è iniziata la demolizione della Vela Verde un simbolo che riporta alla mafia e alla droga e senza il quale di certo tutto non si conclude. Per il quartiere si parla di rinascita e le parole del sindaco - Luigi De Magistris - sono piene di positività ma la storia si ripete. Già anni fa altre Vele erano state abbattute, stessa procedura, stesso ottimismo ma nulla è mai cambiato da allora.

Le Vele furono costruite tra il 1962 e il 1975, progettate dall’architetto Franza Di Salvo, secondo lo stile architettonico in linea con le tendenze del tempo: il minimalismo dell’appartamento, perché la vita doveva svolgersi fuori dalla casa e non all’interno. Diverse erano le irregolarità di un progetto incompleto: i blocchi troppo vicini, nessuna area verde e poca luce a volte assente nelle abitazioni. Nel 1980 le abitazioni furono occupate da famiglie senza dimora e da lì gli abusivi, sovraffollamento e degrado.

Aniello La Monica, boss nemico della nuova camorra, decide di usare Scampia e le Vele come focus per il traffico e parte dalle sigarette, poi lo sviluppo, Paolo Di Lauro e tutto il resto ma la storia è già nota. Scampia non rappresenta solo droga e delinquenza ma anche cittadini che da anni hanno aspettato una vita al di fuori dall’omertà e dal terrore. È iniziato e prosegue quindi il progetto Re-Start Scampia che prevede, nella prima fase, l'abbattimento delle Vele A, C, D e la rigenerazione della Vela B.  

 

@Margherita Pusceddu