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17 Febbraio 2020

Oggi chi cambia sesso può scegliere il nome

Da Alessandro a Alexandra, l'uomo cagliaritano diventata donna, ha vinto la battaglia. La Cassazione si è espressa a suo favore ribaltando la decisione della corte d'Appello di Torino

La Cassazione si è espressa il 17 febbraio 2020: chi cambia sesso può scegliere liberamente il nuovo nome senza preclusioni anche per l’anagrafe.  Si parte dal caso di Alessandro, ex uomo di Cagliari, diventata Alexandra. Prima, il nome che si poteva scegliere era lo stesso declinato al maschile o femminile, il diritto libero di cambiare nome ab origine veniva negato senza eccezioni. Ma Alessandro dopo l’operazione voleva chiamarsi Alexandra – e non Alessandra – la Corte d’Appello di Torino gli aveva negato il diritto ma la battaglia era continuata fino a che la Suprema Corte, prima sezione civile, gli ha dato finalmente ragione e queste sono le motivazioni: “Il nome è uno dei diritti inviolabili della persona, diritto insopprimibile” -  allo stesso modo - “deve essere assicurato anche un diritto all’oblio inteso come diritto ad una netta cesura con la precedente identità”. Accolto il ricorso dell’interessata: la Suprema corte decide nel merito ordinando all’ufficiale di Stato civile del Comune la correzione l’atto di nascita della richiedente, che dunque si chiamerà come ha sempre sognato. Sbaglia la Corte d’appello di Torino a bocciare il nome con la “x” sul rilievo che si tratterebbe di un mero «desiderio voluttuario» della richiedente, mentre il nuovo segno distintivo da inserire nel registro dell’anagrafe sarebbe “Alessandra”, in quanto mera femminilizzazione dell’appellativo originario. La sentenza di Torino è stata ribaltata Alessandro ora è Alexandra ma il precedente giudiziario – ordinanza 3877/2020 del 17 febbraio -, permetterà a tutti coloro che volessero, di cambiare nome rispetto allo stesso al maschile o al femminile quindi di rettificare gli atti all’anagrafe e scegliere il nome desiderato.

 

@Margherita Pusceddu