Scrivere fa bene e chi lo fa tutti i giorni, per semplice passione o per lavoro, ne è consapevole. E' uno dei modi per ritagliarsi del tempo per sé stessi, lontano dal frastuono quotidiano e dai rapporti personali, catapultati nel mondo della scrittura, metafisica dei pensieri più inconsci. Scrivere per scoprire di più su di sé, tra personalità, carattere, morale e modo di vivere. Ma la salute mentale dovuta alla scrittura è riconfermata da alcuni studi di psicologia, che ammettono e confermano che fa davvero bene alla mente. Per l’esattezza sono tre i benefici precisi registrati: prima cosa da sottolineare è il fatto che la pratica faccia bene all’organizzazione delle idee, quando davanti ai problemi dobbiamo renderci conto della nostra reale idea in merito. Spesse volte non si trovano le parole per esprimersi, ecco che scrivere aiuta a trovare le parole giuste e ad avere una visione obiettiva d’insieme. Ancora, scrivere, libera la mente dai pensieri oppressivi e aiuta a regolare meglio le emozioni, a ridurre lo stress, e soprattutto aumenta l’autostima. Ci si chiede a questo punto cosa scrivere, quale sia il testo migliore per "rilassare la mente" e far fluire liberi i pensieri e quindi problemi e le relative soluzioni. Per iniziare, tenere un diario è la cosa più semplice e immediata, in psicoterapia spesso consigliano di tenere un diario, dove possano sgorgare le emozioni causa dei nostri problemi. Ad esempio, riportare lo stato dell’ansia, della rabbia a seconda di ciò che accade nella giornata e così a fine mese capire dove stia il problema. Per manager e imprenditori è utile altresì il diario – ma in questo caso deve essere un diario di bordo – che illustri gli obiettivi raggiunti nell’arco della giornata e che siano da sprone per i miglioramenti. Infine, perché non tornare alla carta per diminuire ancor di più lo stress e rilassare la mente? Scrivere con carta e penna e lasciare da parte il computer è una tecnica molto utile, perché riduce lo stress, l’ansia, e stimola il cervello. Provare per credere.

@Margherita Pusceddu