Se durante la prima serata di Sanremo 2020 Achille Lauro ha animato lo show con la sua tutina Glitter firmata Gucci trasformandosi in un moderno San Francesco, ieri è stato il turno di Junior Cally con No grazie.

Il rapper mascherato, che aveva già creato polemiche prima dell’apertura del Festival, porta sul palco il brano No grazie che esprime una grande rabbia contro politici, populisti e certi rapper che ormai cantano solo d’amore.

Ieri però sceglie di esibirsi senza il suo tratto identificativo, la maschera, criticata dalla modella riminese Gessica Notaro.

La modella, infatti, avrebbe commentato dopo la prima serata del festival di Sanremo la maschera di Junior Cally dicendo "Abbiamo una sola cosa in comune: la maschera. Lui la indossa per idolatrare la violenza, io per difendermi dalla violenza subìta". Gessica Notaro, infatti, è stata vittima di violenze, subite tre anni fa, dall’ex fidanzato che la sfigurò con l’acido. Portandola oggi ad indossare una benda che copre la parte di viso sfregiata.

Per questo e per altri motivi la Notaro ha portato sul palco “la faccia e il cuore”, una canzone scritta da Antonio Maggio, con lei sul palco ed Ermal Meta, ispirata alla sua storia. Un'esibizione che ha confermato la sua volontà di riscatto dalla violenza subìta, un manifesto contro il maltrattamento sulle donne.

Molti, prima della Notaro, avevano alzato delle polemiche sulla partecipazione di Junior Cally al Festival, riguardo ad alcuni suoi testi considerati pro violenza sulle donne e ne chiedevano l’espulsione. Espulsione che non c’è stata. Con “No grazie” Junior Cally grida quindi sul palco un forte NO al razzismo e ad alcuni politici in particolare, aka i due Matteo più famosi.

Se l’obiettivo di Junior Cally al festival di Sanremo era quello di utilizzare il rap per trattare temi che affliggono la nostra società e l’Italia in particolare, diremmo che con No grazie ha raggiunto l’obiettivo. Andando a condannare i problemi del nostro paese.

@Redazione Sintony News