L’amico di penna dovrebbe essere sorpassato con l’avvento del digital e invece torna in voga avere un amico “virtuale”. Non più, però, lettere e penna per scrivergli, ma un semplice WhatsApp o aggiungi alla lista di “amici più stretti” in Instagram. Se fai o ricevi una delle due cose, anche tu fai parte della categoria delle Amicizie 3.0.

I numeri parlano chiaro, 1 su 5 ha un migliore amico “virtuale” o addirittura non ha un migliore amico. Forse questo nuovo mondo globalizzato, e sempre più interconnesso, ha davvero molta più difficoltà a relazionarsi?  A quanto pare un buon 44% dei giovani tra gli 11 e i 25 anni dice che trovare un amico è molto difficile se non impossibile. Favorendo un rapporto di botta e risposta tramite WhatsApp e direct, piuttosto che una chiamata o un incontro davanti ad un caffè.

Questa Generazione Z ha afferma chiaramente che per mantenere vivo un rapporto di amicizia è importante non solo uscire con gli amici ma anche avere un gruppo WhatsApp in cui è presente la cerchia più ristretta che si frequenta. Basti pensare che anche Instagram dà la possibilità di far inserire gli amici che si vuole in una lista segreta chiamata “amici più stretti”, favorendo una vicinanza maggiore, anche se virtuale, con alcune persone piuttosto che con altre. Questo fa sentire liberi di mostrarsi per chi si è realmente anche se coperti da un filtro social. Dall’altra, invece, porta a distanziarsi dalle persone vicine.

L’unico dato certo è che per il 72% delle persone, il migliore amico non deve avere delle caratteristiche o requisiti precisi. Quindi non importa come vi siete conosciuti, se da piccoli o da grandi, se abbiate lo stesso sesso o se siate più grande o più piccolo di lui. L’amicizia rimarrà e avrà sempre un carattere universale e speciale, che è fatto di due persone che si incontrano e non si lasciano più andare, che sia online o offline.

@Redazione Sintony News