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2 Febbraio 2020

Oggetti comuni diventano arte

Lo studio di due designer danesi improntato sul surrealismo abbina la funzionalità degli oggetti - stravolti - all'arte fine a se stessa

Sono tanti gli oggetti che ogni giorno usiamo senza pensare al loro concreto utilizzo oramai scontato, dallo straccio per pulire, fino alla teiera, alla sedia rotta ecc. Ecco che dalla Danimarca arriva un progetto che porta le persone comuni – e non solo i designer – al riutilizzo di oggetti comuni che tutti possediamo in casa e magari non abbiamo ancora consumato del tutto. Lo studio creativo si chiama PUTPUT, i due designer, Stephan Friedly e Ulrik Martin Larsen che rendono noto al pubblico la modalità artistica al di fuori dell’utilizzo di molti oggetti della quotidianità, perché tutti ne possano prendere spunto in chiave di artistica. Dalle foto che rappresentano gli oggetti, sembra un’esposizione di dadaismo, surrealismo e Pop Art, dove gli oggetti definiscono il bello e non solo il funzionale. Dal rullo per stendere la vernice cui manico è abbinato ad una conchiglia appuntita, fino alla sedia con lo schienale rotto che diventa un porta candele e ancora la teiera che serve il te a sé stessa. Insomma, un esperimento artistico surrealista, simpatico o antipatico per chi amante della funzionalità vede gli oggetti utilizzati nel quotidiano trasformarsi in semplice natura morta da esporre.

 

@Margherita Pusceddu