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12 Gennaio 2020

Cagliari - Milan 0 - 2

Applausi per Ibra, ma Cagliari che succede?

C’erano tutti i presupposti perché quella di ieri si trasformasse in una festa coi fiocchi: il video del centenario pochi minuti prima dell’inizio del match, i cartoncini rossoblù a colorare gli spalti, il nuovo logo riprodotto su un enorme telone in mezzo al campo, i giocatori schierati con la maglia creata apposta per celebrare i cent’anni della società. Alla fine, però, la festa l’ha fatta il Milan. Rossoblù sconfitti nell’ultima giornata del girone d’andata: quarto KO di fila e quell’amaro in bocca che ti lascia basito, anche se avremmo messo almeno mille firme per un sesto posto in classifica a metà campionato. Ma dov’è finito il Cagliari che appena due mesi fa faceva scintille contro Atalanta e Fiorentina? Se lo chiedono in tanti e la sensazione è che nemmeno Maran e suoi siano in grado di dare una risposta.


Vince il Milan 2-0, dicevamo, un Milan che riabbraccia uno Zlatan Ibrahimovic che a 38 anni suonati ha dimostrato di poter dire ancora la sua in Serie A. E se svestiamo i panni dei tifosi per un attimo, indossando quelli degli appassionati di calcio, dobbiamo ammettere che è stato meraviglioso vedere all’opera un campione del genere: ha dominato fisicamente contro Klavan e Pisacane, ha preso quasi tutte le palle alte, ha segnato con un colpo da biliardo e si è visto annullare un altro gol di testa per fuorigioco. Applausi per Zlatan e ben venga che il nostro campionato possa accogliere campioni di questo calibro.


Venendo alla partita, per certi versi è sembrato di rivedere la gara di Torino contro la Juve: primo tempo ben giocato dai rossoblù, che nella prima mezzora hanno mantenuto il pallino del gioco, costringendo il Milan a difendersi. Poi, proprio alla mezzora, l’azione più pericolosa dei rossoneri: Rafael Leao imbecca Ibra, che da posizione defilata prova il colpo di testa di precisione, ma Olsen devia quanto basta perché la palla finisca sul fondo. Pericolo scampato, ma da quel momento è il Milan a fare la partita, anche se sul finale di tempo per poco Nandez non sorprende Donnarumma con un pallonetto dalla trequarti.


Nella ripresa, il patatrac e sono tornati subito i fantasmi di Torino: Castillejo per Leao, che sfrutta una deviazione decisiva di Pisacane, mal posizionato, per battere Olsen. Invece che svegliare la squadra, lo svantaggio ha l’effetto di incupire il Cagliari, che di fatto non riesce mai a reagire. Anzi, sono proprio i rossoneri a trovare il colpo del KO grazie alla giocata del campione tanto atteso: Theo Hernandez dalla sinistra mette in mezzo proprio dove c’è Ibra, al quale basta girare il piattone per metterla all’angolino dove Olsen non può arrivarci. 


Il calendario ora prevede tre trasferte: martedì contro l’Inter per gli ottavi di Coppa Italia, domenica prossima a Brescia, poi nuovamente a San Siro contro i nerazzurri in campionato. L’impressione è che a questa squadra serva un episodio favorevole per sbloccarsi, per ritrovare convinzione nei propri mezzi. Speriamo che ciò non possa accadere già martedì, ce lo auguriamo. Anche perché ieri abbiamo lasciato una festa a metà. 

 

@Francesco Cucinotta