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30 Dicembre 2019

Presepe di Maria Lai alle Saline Conti Vecchi

In esposizione fino al 6 gennaio il presepe della nota artista sarda

2700 ettari: questa l’estensione delle Saline Conti Vecchi, una vera e propria oasi naturale a ridosso dello stagno di Santa Gilla, nei pressi della zona industriale di Assemini. Nate negli anni ’20 dal progetto di Luigi Conti Vecchi, un ingegnere in pensione, queste sono le seconde più grandi d’Italia. A testimoniare questa medaglia d’argento nel settore del sale sono i numeri riguardanti la produzione annuale: 250mila tonnellate. L’ex direttore delle ferrovie sarde Conti Vecchi − fiorentino di nascita ma sardo d’adozione − si imbarcò in un progetto ambizioso: non solo fu in grado di creare un polo industriale di tutto rispetto, ma fu molto attento al welfare nei confronti dei suoi dipendenti. Questi godevano di vari comfort tra cui: casette dotate di bagno, un pollaio, un orticello e un asilo per i figli.

Nel 2017 le saline sono state aperte al pubblico per merito del FAI (Fondo Ambiente Italiano). I vecchi impianti sono stati ristrutturati e oggi è possibile effettuare una visita guidata che comprende: la Direzione, gli Uffici e il Laboratorio chimico. Imperdibile il percorso in trenino della durata di un’ora che consente di percorrere un itinerario tra le montagne di sale e i fenicotteri. Natura e artificio ancora oggi si fondono insieme interessando tanti turisti. Più di 2000 visitatori nel 2019 hanno ammirato le montagne di sale più longeve della Sardegna.

Ad arricchire gli antichi uffici e laboratori delle Saline Conti Vecchi in esposizione fino al 6 gennaio un presepe molto speciale: quello di Maria Lai. Si tratta di un'opera realizzata nella seconda metà del ‘900 con vari materiali, dal legno alla stoffa, dagli immancabili fili fino alla tempera e alla ceramica.

Nel presepe di Maria Lai si nasconde il tentativo di rappresentare un intero mondo attraverso l'uso di materiali semplici. Che cos'è il nostro mondo se non il ripetersi di fatti quotidiani che possono diventare eccezionali? Il Presepe di Maria Lai ci racconta la storia di un bambino "qualunque" che diventa re del mondo. Una tensione tra particolare e universale che spinge ad interrogarsi sul senso dell'attesa, sempre presente nel susseguirsi della vita. 

@Alba Marini

@Giulia Onano