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24 Dicembre 2019

I conti di Netflix deludono gli analisti

Se gli abbonamenti non bastano potrebbe essere inserita la pubblicità

I conti di Netflix preoccupano gli analisti, così come la concorrenza. La piattaforma streaming dovrà correre ai ripari diversificando e migliorando la sua offerta e trovando nuove fonti di sostentamento quando (come previsto) gli abbonamenti non basteranno più.

Mentre i nuovi competitor da Amazon a Disney saranno in grado di finanziare la propria trasformazione attingendo ai settori più forti (per esempio, Disney ha aumentato il prezzo dei biglietti dei parchi divertimento), per Netflix le cose potrebbero essere più complicate.

Secondo gli analisti, il miglior modo per risolvere il problema sarebbe la pubblicità tradizionale. Se a partire dal 2020 Netflix introducesse un modello stile Spotify potrebbe incassare subito un miliardo di dollari dagli spot. Ma le opinioni del CEO di Netflix, Reed Hastings, sono chiare: per ora l’ipotesi della pubblicità è da scartare. È per questo che gli esperti lanciano l’allarme, prevedendo una fuga verso i competitors di ben 4 milioni di abbonati.

D’altronde, Netflix ha sempre investito sui contenuti. I miliardi di dollari presi in prestito sono serviti a finanziare centinaia di costose produzioni che – a loro volta – hanno fatto crescere gli utenti e il valore del titolo. E più Netflix investiva in produzioni, più aumentava la possibilità di trovare una serie cult come La Casa di Carta o Strangers Things. La battuta d’arresto degli ultimi mesi ha però acceso un piccolo campanello d’allarme. Quale sarà il futuro del colosso dello streaming?

@Alba Marini