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19 Dicembre 2019

Materni-tè: il salotto per sole donne al Brotzu

Uno spazio che nasce dalla sensazione di poter creare un rapporto libero tra le donne e i medici senza necessità di prenotazione e impegnativa

Uno spazio per sole donne dove si può bere il tè, consultare libri sul tema, e chiedere consulto ai professionisti sui dubbi e le inquietudini prima del parto e dopo il parto, gratuitamente. È stata inaugurata e presentata alla stampa stamani la sala “Materni-tè”, uno spazio all’interno del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Brotzu di Cagliari dove le giovani donne possono sostare in tranquillità, chiedere un consulto con i professionisti in reparto e stare comodamente sedute nelle poltroncine colorate in uno spazio davvero confortevole e ospitale. Il Dottor Giuseppe Chessa e direttore del reparto stamani ha tagliato il nastro rosso in apertura, presenti le ostetriche e ginecologhe del reparto “L’idea di creare uno spazio simile nasce dalla sensazione di poter creare al meglio un rapporto libero con le donne senza necessità di prenotazione e impegnativa”. Si chiama materni-tè perché a seconda dei gusti si potrà degustare tè o caffè in occasione di un colloquio con i medici del reparto e le ostetriche “Una biblioteca ci fornirà dei testi di cui le donne possono usufruire legati sempre ai problemi della condizione femminile come la gravidanza e così riuscire sciogliere eventuali dubbi”, sottolinea il direttore del reparto Giuseppe Chessa specificando che è uno spazio solo per le donne. Sarà sempre aperto per tutte coloro che avranno la necessità di avere qualsiasi tipo di chiarimento: “Tutte le volte che la donna entrerà in questo spazio e chiederà un colloquio avrà la possibilità di accomodarsi sui divani del salotto e in quell’occasione davanti ad una tazza di tè in maniera informale e rilassata. Le donne potranno chiedere chiarimenti su tutto ciò che riguarda la loro condizione e che crea delle difficoltà di dubbio sulle modalità di procedura e su quello che non riescono a capire da sole”. Un passo avanti per garantire ancor di più il rapporto di umanizzazione tra il medico e il paziente passo importante e fondamentale soprattutto per questa branca della medicina.

 

@Margherita Pusceddu