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10 Dicembre 2019

Attenzione alla fake news sulla salute

Una ricerca conferma che anche i più informati possono crederci: i rischi non sono da trascurare

Titolone acchiappa like e clic, testo credibile: ecco come inizia una notizia bufala di successo. Complici i ritmi frenetici che lasciano poco spazio per la verifica delle fonti, pochi utenti riescono a riconoscere una notizia falsa, specie in ambito medico.

Ed è così che, tra mi piace e ricondivisioni, una fake news entra in circolo potendo scatenare anche veri e propri allarmi infondati quando si tratta di salute. A confermarlo, uno studio condotto dall’Università di Roma Tor Vergata in collaborazione con la Kingston University di Londra. Ciò che è emerso dall’indagine è che, di fronte a una platea di 100 persone, mediamente in 60 condividerebbero una notizia falsa. A compiere il gesto sarebbero anche i più titubanti, quelli incerti della veridicità della notizia. E più una fake news circola, più acquisisce credibilità e raccoglie consensi.

“Appena diffusa, una fake news sta già sta producendo i suoi effetti negativi – ha dichiarato Francesco Saverio Mennini, docente di politiche economiche e sanitarie a Tor Vergata e coordinatore della ricerca -  La sua capacità di diventare virale non dipende dal grado di consapevolezza dei cittadini. Anche le persone informate, possono ritenere meritevoli di condivisione informazioni false”. Il problema si fa più grande quando si tratta di notizie del campo della medicina, perché è a rischio la salute delle persone. Basti pensare al movimento dei no-vax.

 @Alba Marini