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28 Novembre 2019

Invasi dalle Droghe In Europa

Droghe illegali in Europa. Si spendono almeno 30 miliardi di euro all'anno per il consumo di stupefacenti

Gli europei spendono almeno 30 miliardi di euro l’anno per il consumo di stupefacenti: il mercato delle droghe è quindi un’importante fonte di proventi per le organizzazioni criminali nell’Unione Europea (UE). È questo il dato che emerge dalla relazione 2019 sui mercati delle droghe nell’UE, pubblicata oggi dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) e da Europol. Circa due quinti (39%) della spesa totale sono rappresentati dalla cannabis, il 31% dalla cocaina, il 25% dall’eroina e il 5% da amfetamine e MDMA.
La relazione, frutto del lavoro congiunto delle due agenzie, presenta la terza panoramica approfondita del mercato europeo delle sostanze illecite. Analizza le tendenze lungo la filiera esaminando le fasi di produzione, traffico, distribuzione e vendita, descrive le vaste ripercussioni del mercato delle droghe sulla salute e sulla sicurezza e illustra come un approccio olistico sia essenziale per definire efficaci politiche di controllo degli stupefacenti.

Cannabis – prodotti sempre più diversificati: con un valore stimato di almeno 11,6 miliardi di EUR e circa 25 milioni di europei (15-64 anni) che ne hanno fatto uso lo scorso anno, la cannabis rappresenta il più grande mercato delle droghe in Europa. La relazione illustra che, pur essendo ancora diffusa soprattutto sotto forma di infiorescenze (erba) e resina, in Europa i prodotti della cannabis sono sempre più diversificati. Gli estratti di elevata potenza, i prodotti medicinali e salutistici a base di cannabis e un numero crescente di cannabinoidi e di prodotti contenenti cannabidiolo (CBD) o a basse concentrazioni di THC vengono venduti in varie forme (figura 3.1). È quindi essenziale monitorarne attentamente la potenza e i potenziali effetti sulla salute. L’aumento della violenza tra organizzazioni criminali che commerciano cannabis aumenta la pressione sulle forze dell’ordine.

Cocaina – produzione record e mercati in espansione: la cocaina è la seconda sostanza illecita nell’UE, con un mercato al consumo stimato a 9,1 miliardi di EUR. Circa 4 milioni di europei (15-64 anni) hanno riferito di averne fatto uso nell’ultimo anno. Il consumo è ancora concentrato nell’Europa meridionale e occidentale, ma il mercato sembra in espansione. I livelli di produzione in America latina, ai massimi storici, hanno determinato un’intensificazione del traffico verso l’UE (soprattutto in container marittimi), dove sono stati registrati sequestri record. La presenza di organizzazioni criminali europee in America Latina consente loro di gestire tutta la filiera, dall’inizio alla fine. Questo può essere un fattore di concorrenza nel mercato della cocaina, associato a manifestazioni di violenza all’interno dell’EU, che sembra stia diventando una zona di transito per la cocaina destinata ad altri mercati (ad esempio Medio Oriente e Asia). Amfetamine, metamfetamina e MDMA – produzione su vasta scala in Europa per il consumo interno e l’esportazione:queste sostanze rappresentano circa il 5 % del mercato complessivo delle droghe nell’UE, con un valore stimato al dettaglio di almeno 1 miliardo di EUR per amfetamine e metamfetamina e di 0,5 miliardi di EUR per l’MDMA. Nell’ultimo anno circa 1,7 milioni di europei (15-64 anni) hanno provato amfetamine o metamfetamina e circa 2,6 milioni hanno provato MDMA («ecstasy»). La produzione di queste sostanze viene effettuata talvolta «su scala industriale» nell’UE per il consumo interno e l’esportazione. Nuovi metodi di produzione permettono di ottenere prodotti più puri e più economici e tutta la filiera è sotto il controllo di organizzazioni criminali.

Nuove sostanze psicoattive (NSP) – calo del numero di nuove sostanze, ma quelle potenti rappresentano gravi minacce per la salute:le NSP sono sostanze diverse tra loro che non sono soggette a controlli antidroga internazionali. Il valore di questo mercato non è noto, ma nel 2018 al sistema di allerta precoce dell’UE sono pervenute 55 segnalazioni di nuove sostanze psicoattive, che portano a 731 il numero di NSP monitorate. I principali paesi di origine sono la Cina e, in misura minore, l’India. Si ritiene che le risposte politiche e l’attività di contrasto nei paesi di origine abbiano contribuito al rallentamento della comparsa di nuove sostanze psicoattive (nel 2014 ne erano state segnalate 101). Le NSP continuano comunque a rappresentare gravi minacce transfrontaliere per la salute e sul mercato vengono immessi oppiacei sintetici, cannabinoidi e benzodiazepine «false» di potenza elevata cui si associano emergenze sanitarie e decessi.

@Redazione Sintony News