News

24 Novembre 2019

Foto dei figli sui social? Attenzione

Ci deve essere l’accordo di entrambi i genitori se no può scattare la condanna

Le bacheche dei social network ospitano sempre più foto di bambini e spesso sono proprio mamma e papà a postarle. Ma cosa può succedere se non c’è l’accordo di entrambi i genitori? Bisogna fare attenzione: la pubblicazione degli scatti dei figli segue, infatti, delle regole ben precise. Il rischio è quello del reato di violazione della privacy.

Qual è il valore di un’immagine, soprattutto di quella di un minore? L’immagine è un tratto distintivo della personalità di ognuno di noi, anche - e a maggior ragione - dei bambini, la cui individualità è in fase di formazione. Per questo è fondamentale tutelarla. Fino al compimento del 16esimo anno di età sono i genitori a poter disporre dell’immagine del minore e non c’è un esplicito divieto che impedisca di pubblicare le immagini dei propri figli sui social. Bisogna comunque considerare che un bambino, per le ragioni già espresse, ha il diritto di non vedersi pubblicato ovunque. Molti genitori hanno cercato di ovviare al problema coprendo il volto dei figli con le emoticon.

La decisione di pubblicare o meno le foto dei propri bambini su Facebook o Instagram, in ogni caso, spetta alla coscienza dei genitori e dei parenti. Tuttavia, se quando la famiglia è unita la “discussione” può essere affrontata tra le mura domestiche, i problemi possono insorgere in caso di coppie separate.

È tassativo: per pubblicare le foto dei bambini sui social è necessario il consenso di entrambi i genitori. Già a Roma, Pistoia, Modena e Rieti, su richiesta di uno dei genitori, il Tribunale ha ordinato l'immediata cancellazione delle foto non autorizzate dai profili social e ha condannato l’altro genitore al risarcimento del danno per i "vecchi post", stabilendo anche un’eventuale condanna successiva in caso di nuove pubblicazioni. I rischi nel violare la normativa ci sono eccome e le conseguenze possono essere anche pesanti. Il reato di violazione della privacy è infatti sanzionato dalla normativa italiana in adesione a quella europea. O almeno così ha ritenuto la Procura della Repubblica di Milano che, di recente, ha rinviato a giudizio un genitore che persisteva nel pubblicare le foto del figlio senza avere l’autorizzazione dell'altro.

@Alba Marini