Anni fa ci fu il passaggio dall’analogico al digitale. Dal 2020 al 2022, invece, sarà un nuovo passaggio (quello dal DVBT-1 al DVBT-2) a determinare l’acquisto di nuove tv e decoder per le case degli italiani.

Con il passaggio al DVB T2 a cambiare sarà la tecnologia utilizzata per trasmettere il segnale. Le frequenze utilizzate al momento dalla TV digitale, infatti, dovranno essere utilizzate per la nuova rete 5G, ormai pronta a partire in tutta Italia. Molti dei televisori presenti nelle abitazioni degli italiani non saranno più in grado di decriptare il segnale e dovranno quindi essere sostituiti o dotati di un apposito decoder.

L’ultimatum per ultimare lo switch-off è previsto per il 20 giugno 2022. In Sardegna in particolare il cambio sarà effettuato tra gennaio e marzo 2022, insieme alle altre regioni dell’Area 1 (comprendente Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Campania).

Come capire se il proprio televisore sarà compatibile con il DVB T2? Chi ha acquistato una tv dal 1 gennaio 2017 potrà stare tranquillo: i televisori di nuova generazione, infatti, integrano un decoder idoneo. Per essere sicuri, sarà sufficiente verificare sulla scatola la presenza di un bollino con la scritta Dgtvi Platinum.

I televisori acquistati prima di questa data dovranno sicuramente essere sostituiti o affiancati da un nuovo decoder. A tal proposito, il Governo sta mettendo a punto un fondo di 151 milioni di euro (che potrebbe anche aumentare) per aiutare i cittadini ad affrontare il nuovo passaggio.

Per ottenere il bonus per il digitale terrestre sarà necessario essere residenti sul territorio italiano e appartenere alla fascia I e II dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Il contributo dovrebbe essere di 50 euro a famiglia, utilizzabile una sola volta per nucleo fino alla fine del 2022. Tecnicamente, applicare lo sconto sarà compito diretto del commerciante, che otterrà un credito d’imposta. 

@Alba Marini