Arriva il primo fine settimana con il vino novello Made in Italy. Sono circa 2 milioni le bottiglie frutto della vendemmia 2019 secondo i numeri della Coldiretti.
“Il “déblocage” in Italia –sottolinea la Coldiretti – è anticipato di tre settimane rispetto al concorrente Beaujolais nouveau francese che si potrà invece assaggiare solo a partire dal terzo giovedì del mese di novembre e quindi quest’anno il 21 di novembre”. “Il vino novello – riferisce la Coldiretti – viene consumato soprattutto in abbinamento con i prodotti autunnali come le caldarroste che quest’anno fanno registrare un raccolto in calo del 30% rispetto allo scorso anno a causa dell’andamento climatico avverso e dell’attacco degli insetti alieni, per una produzione nazionale inferiore ai 25 milioni di chilogrammi secondo la Coldiretti”.
Leggero e con bouquet aromatico il “vino da bere giovane” deve le sue caratteristiche al metodo di vinificazione utilizzato messo a punto dal ricercatore francese Flanzy ed è fondato sulla fermentazione carbonica di grappoli integri di uve che vengono poi spremute a distanza di una decina di giorni per un vino delicato che di solito si attesta sugli 11 gradi ma che può raggiungere anche i 12.
Il vino novello Made in Italy basato invece su uve Dop e Igp ha quindi registrato lungo la Penisola una rapida espansione toccando il picco di 17 milioni di bottiglie dieci anni fa per poi scendere progressivamente sino ai circa 2 milioni attuali.
Aspettiamo il giorno di San Martino ovvero l' 11 novembre giorno in cui da sempre i contadini chiudono e fanno il bilancio di un anno di lavoro”.