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29 Ottobre 2019

Messaggio inaspettato dal numero del papà defunto

Dopo 4 anni la figlia riceve una risposta è inaspettata e strappalacrime

È una storia commovente quella di Chastity Petterson, una 23enne di Newport (USA). Suo papà è morto quattro anni fa e lei in tutti questi anni gli ha mandato un messaggio: amori, scuola, cambiamenti.

Pochi giorni fa era l’anniversario della morte del papà della ragazza e lei gli ha inviato l’ennesimo messaggio un messaggio toccante in cui la ragazza parlava della laurea con il massimo dei voti e di aver battuto il cancro, consapevole che – ancora una volta – non avrebbe ricevuto risposta. Ma poco dopo arriva una notifica: un messaggio di risposta. Il numero, che un tempo apparteneva al padre della giovane, è stato assegnato dalla compagnia telefonica a un altro utente, un certo Brad.

L’uomo, per anni, ha ricevuto i messaggi di Chastity, ma fino a quel momento non aveva mai avuto il coraggio di risponderle. Il messaggio è davvero toccante: «Ciao tesoro, non sono tuo padre, ma ho ricevuto tutti i tuoi messaggi negli ultimi 4 anni. Attendo i tuoi messaggi mattutini e i tuoi aggiornamenti notturni. Mi chiamo Brad e ho perso mia figlia in un incidente d’auto nell’agosto 2014. Mi dispiace che tu abbia perso qualcuno di così caro, ma ti ho ascoltato nel corso degli anni e ti ho visto crescere più di chiunque altro. È da tempo che mi sarebbe piaciuto risponderti, ma non volevo spezzarti il cuore. Sei una donna straordinaria e mi sarebbe piaciuto che mia figlia fosse diventata come te. Grazie per i tuoi aggiornamenti — ha proseguito —, mi ricordi ogni giorno che un Dio c'è, e che non è colpa sua se mia figlia se n'è andata. Lui mi ha dato te, il mio piccolo angelo [...] Mi dispiace che tu abbia dovuto passare tutto questo, ma se può farti sentire meglio, sono davvero orgoglioso di te!».

La ragazza incredula, scioccata e commossa ha postato il testo su Facebook e questo è diventato virale: 50 mila reazioni, 20 mila commenti e oltre 285.000 condivisioni. La ragazza ha raccontato che l’uomo, per la cui scomparsa ha tanto sofferto, non era il suo papà biologico ma era un papà modello che l’ha sempre amata, con cui ha condiviso tutto e che, soprattutto, la sapeva ascoltare più di ogni altro: «Oggi è arrivato il segno che va tutto bene e che posso lasciarlo riposare. Ho condiviso il messaggio per i miei amici e parenti per far vedere loro che esiste un Dio: e possono anche passare 4 anni, ma alla fine si presenta puntuale».

@Giulia Onano