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28 Ottobre 2019

Torino-Cagliari 1-1

E sono sette...

Un Cagliari in formato León va vicino al colpaccio anche allo stadio Olimpico Grande Torino, ma si deve accontentare di un pareggio. Ormai è un dato di fatto: questo gruppo ci ha preso gusto e anche nel capoluogo piemontese, ieri pomeriggio, ha fatto la sua figura, portando a casa un punto che potrebbe stare persino stretto per come sono andate le cose. Settimo risultato utile consecutivo, comunque, per la truppa di Maran, che supera brillantemente anche il test granata, rendendosi protagonista di una gara di grande sostanza e qualità.

A dire il vero, per come è andata la partita, è stato il Cagliari a farsi apprezzare maggiormente, mostrandosi più a suo agio rispetto al Toro. Maran ha schierato un undici ben messo in campo, confermando Faragò sulla corsia di destra e rilanciando dal primo minuto Nandez e Ionita. Ancora una volta, i rossoblù hanno dimostrato grande compattezza e spirito di squadra, senza chiudersi troppo nella propria metà campo e cercando di costruire gioco con la manovra e con le giocate dei suoi uomini di maggiore qualità.

Non è un caso se l'unica occasione pericolosa creata dal Toro sia nata da una palla persa da Ceppitelli in costruzione, con Olsen che ha chiuso lo specchio a Belotti nel momento decisivo. Così, a cinque dall'intervallo, i rossoblù hanno trovato addirittura il vantaggio: lancio in area di Ceppitelli, Simeone la tocca – un po' involontariamente – Nandez arriva come un treno e trova il diagonale perfetto per lo 0-1. Primo gol italiano per l'uruguaiano, che mette la ciliegina sulla torta nell'ennesima prestazione da primo della classe.

Nella ripresa, chi si aspettava un Cagliari accorto e un Torino in assedio è rimasto deluso, perché la prima occasione è confezionata da Simeone, che da fuori area scarica un destro sul quale Sirigu è costretto agli straordinari. Mazzarri però all'intervallo si era giocato la carta Zaza, una mossa che a conti fatti si è rivelata azzeccata: a venti dalla fine, Belotti va via sulla sinistra a Ceppitelli, in giornata no, e mette in mezzo per l'ex Valencia, che la gira di prima, battendo un incolpevole Olsen.

Il Cagliari di una volta, a quel punto, si sarebbe chiuso a riccio per difendere il risultato, ma la squadra di Maran ieri ha reagito alla grande, riprendendo a fare gioco e affacciandosi costantemente nella metà campo avversaria. Le occasioni create nel finale da Simeone (anticipato sul più bello da Sirigu) e da Pisacane (sinistro a giro insidiosissimo) lo testimoniano e lasciano un po' l'amaro in bocca ai tifosi. Ci si può “consolare” comunque guardando ancora quella classifica, così bella e così surreale. Mercoledì, poi, si torna in campo, questa volta alla Sardegna Arena contro il Bologna di Mihajlovic. E speriamo che questo León ruggisca ancora.