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28 Ottobre 2019

Dormire dopo pranzo aiuta la memoria

A suggerire l’ipotesi sono gli esami obiettivi compiuti su una lumaca di mare americana - la Aplysia californica - il tutto è descritto dalla rivista

La “siesta”, il riposo pomeridiano dopo i pasti, è la cosa che in molti amano, altrettanti aspettano il fine settimana per farlo senza dover andare al lavoro poi, quindi, con leggerezza di pensiero. Chi non ha mai provato, dopo il bellissimo senso di sazietà, la sonnolenza e così la voglia di fare un bel riposino? Di certo dormire subito dopo i pasti non fa tanto bene alla digestione ma, nonostante il pensiero comune, farebbe bene alla memoria e a dirlo anche in questo caso è uno studio scientifico della New York University. A suggerire l’ipotesi sono gli esami obiettivi compiuti su una lumaca di mare americana - la Aplysia californica - il tutto è descritto dalla rivista Scientific Reports. Perché proprio una lumaca? Perché questa lumaca in particolare ha dei neuroni molto grandi, anche cinquanta volte più grandi di quelli umani, ed è perfetta per tipologie di studi che si basano sul cervello e quindi sulla memoria. Gli studiosi hanno quindi osservato cosa accade nel cervello della lumaca dopo una scorpacciata di alghe. I risultati sono stati riportati su Repubblica. "Si tratta di risultati che potrebbero aiutare a comprendere i meccanismi con cui l’insulina e molecole simili svolgono il loro ruolo nell’alimentazione e nella formazione dei ricordi, negli uomini e negli altri animali”, spiega Thomas Carew, coordinatore dello studio. Visto che il sonno è un momento fondamentale per fissare i ricordi accumulati durante la giornata, secondo gli Carew anche la sonnolenza post-prandiale potrebbe nascere per ragioni simili. "Potrebbe essere un modo per preservare la memoria di quello che abbiamo mangiato in caso il ricordo tornasse utile in futuro. Che si tratti di alghe o di un tacchino del ringraziamento, d’altronde, una buona cena è sempre qualcosa che vale la pena ricordare".

@Margherita Pusceddu