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27 Ottobre 2019

Torino-Cagliari

A caccia di confeme

Dopo la sbornia post vittoria con la SPAL e il quinto posto in solitaria in classifica, il Cagliari oggi è impegnato nell'insidiosissima trasferta dello stadio Olimpico Grande Torino contro i granata allenati da Walter Mazzarri. L'obiettivo, manco a dirlo, è quello di centrare il settimo risultato utile consecutivo e quindi di muovere la classifica anche in una giornata non proprio agevole per i rossoblù, che sfideranno un Torino ferito, reduce dalla sconfitta di Udine, con Mazzarri che negli ultimi giorni è stato addirittura messo in discussione.

Una domenica difficile, dunque, ma questo Cagliari ha dimostrato di potersela giocare con chiunque. È proprio questa caratteristica che, al di là dei risultati, pur sempre fondamentali, i tifosi si augurano di scorgere nella propria squadra tutte le volte che scende in campo.

Per quanto riguarda gli schieramenti, mister Maran dovrà rinunciare oltre che ai lungodegenti Cragno e Pavoletti, anche al febbricitante Ragatzu e a Cacciatore e Lykogiannis, non convocati in via precauzionale. Davanti a Olsen, dunque, agiranno Ceppitelli, Pisacane e Pellegrini, con Faragò in pole rispetto a Pinna e Mattiello per una maglia sulla corsia destra. In mezzo, accanto al regista Cigarini dovrebbero esserci Nandez e Rog, con Castro nei paraggi e comunque fra i primi cambi a disposizione del tecnico; sulla trequarti ancora Nainggolan, alle spalle della coppia composta da Joao Pedro e Simeone.

Nel Toro, Mazzarri dovrà rinunciare ai soli Bonifazi e Berenguer, confermando Verdi in avanti accanto al Gallo Belotti. Tuttavia non è da escludere un cambio modulo: dal solito 3-5-2 a un più offensivo 3-4-3, con l'inserimento di Iago Falque nel tridente al posto di un centrocampista.

Arbitra l'incontro il signor Michael Fabbri di Ravenna. L'anno scorso terminò 1-1, con Pavoletti che rispose al vantaggio iniziale di Zaza. Qualcuno firmerebbe per un altro pareggio, ma l'impressione è che questo Cagliari abbia nelle corde qualche numero in più. Non vediamo l'ora di scoprirlo, anche perché dobbiamo ammettere che stiamo iniziando a divertirci.