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23 Ottobre 2019

Poca vitamina D nei giovani d'oggi

Secondo la Fimpt, il 36 percento dei teenager passa almeno due ore al giorno davanti allo schermo tra videogame e social.

Dagli ultimi studi scientifici emerge che la maggior parte dei giovani under 16 ha carenza di vitamina D. Un dato non troppo positivo per la nuova generazione che formerà la società del domani, che secondo i dati emersi dagli ultimi studi non sarà poi tanto “sana”. Ma come mai i teenager di oggi riportano questa carenza? Diversi sarebbero i dati che incidono sul deficit, ricollegabile soprattutto allo stile di vita che si conduce per il 50 per cento dei ragazzi. E siccome il 90 per cento della vitamina D dipende dall’esposizione al sole, si può ben pensare che una delle cause sia proprio la mancata esposizione al sole da parte dei giovani. Il motivo? Basta guardarsi intorno per capirlo: gli under 16 preferiscono rimanere a casa piuttosto che uscire, dipendenti – alcuni in maniera maniacale - dai social e dal Web. Secondo l’allarme della Federazione italiana medici pediatri (Fimpt) il 36 percento dei teenager passa almeno due ore al giorno davanti allo schermo tra videogame e social. Il 48 per cento, invece, guarderebbe troppa televisione. Perché è così importante l’assunzione della vitamina D soprattutto in età giovanile? È fondamentale per lo sviluppo della massa ossea e muscolare, rafforza inoltre il sistema immunitario e lo protegge dalle infezioni. Per prevenire l’ipovitaminosi D è necessario che i figli siano stimolati a trascorrere le loro giornate all’aria aperta e sollecitati allo sport all’aperto limitando il più possibile il tempo trascorso all’interno delle mura domestiche.

@Margherita Pusceddu